Economia
Costruire un Paese più inclusivo, Confindustria Piemonte incontra i parlamentari
Si è svolto questo pomeriggio a Torino l’incontro convocato da Confindustria Piemonte con i Parlamentari Piemontesi per illustrare il documento “La visione e la proposta”, redatto dal sistema Confindustria per trasmettere alle formazioni politiche che parteciperanno alla XVIII legislatura una prospettiva strategica per un progetto duraturo di sviluppo, crescita e occupazione.
L’incontro è stato anche un’occasione per analizzare la situazione peculiare del Piemonte e discutere delle principali norme d’interesse territoriale che andrebbero portate all’attenzione delle nuove Camere.
La riunione, alla quale hanno preso parte 31 parlamentari, è stata introdotta dal presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli che ha spiegato i capisaldi del progetto promosso da Confindustria come risultato di una campagna di ascolto che ha coinvolto migliaia di imprenditori, portatori di istanze e suggerimenti.
Più lavoro per i giovani in un Paese maggiormente inclusivo, un’Italia che stabilizza e accelera la propria crescita e che rassicura i suoi interlocutori internazionali, grazie a un graduale rientro del debito pubblico, sono le tre missioni – Paese fissate nel documento, per raggiungere le quali è fondamentale la cooperazione sinergica di tre attori: le imprese, l’Europa e la politica nazionale.
Il piano predisposto da Confindustria indica non solo cosa va fatto ma anche come, con quali risorse e gli effetti sull’occupazione, il debito pubblico, la crescita e l’export. Secondo i calcoli dell’associazione, la sua applicazione a legislazione vigente permetterebbe di ottenere nell’arco di una legislatura 1,8 milioni di occupati in più, una riduzione di più di 20 punti del rapporto Debito/PIL, una crescita cumulata del PIL reale prossima ai 12 punti percentuali e una crescita dell’export significativamente superiore alla domanda mondiale.
“Oggi abbiamo illustrato un percorso nazionale in sei assi prioritari per nulla semplice, anzi piuttosto arduo da affrontare – spiega Fabio Ravanelli, presidente di Confindustria Piemonte – la posta in gioco però è il rilancio del nostro Paese e la possibilità di consolidare nei prossimi anni i segnali di ripresa attraverso un grande progetto di politica industriale, tema assente dal dibattito dell’ultima campagna elettorale. Come sistema Confindustria crediamo invece che la manifattura sia il vero motore dell’economia italiana e che il nuovo Governo debba considerare l’impresa l’asset principale per creare ricchezza e trainare l’intero paese”.
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