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Torino, all’ospedale Molinette arriva il robot che opera senza tagliare
Per la prima volta è stato asportato un tumore dell’esofago con il robot con una nuova procedura di estrema complessità realizzata con tecnica totalmente mini invasiva dall’équipe di Chirurgia generale ed oncologica universitaria presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.
Operazione
Nei giorni scorsi infatti è stato asportato un tumore dell’esofago senza la tradizionale apertura del torace, grazie a 4 microfori da cui sono stati introdotti gli strumenti robotici, così come l’apertura dell’addome per preparare il cosiddetto tubulo gastrico utilizzato per sostituire l’esofago asportato è stata sostituita da altri 4 microfori laparoscopici.
Difficoltà dell’intervento
La chirurgia per rimuovere i tumori dell’esofago è una delle più complesse della chirurgia oncologica poiché, per la particolare posizione anatomica dell’esofago situato tra torace ed addome, l’intervento tradizionale comporta l’apertura estesa di entrambe queste zone del corpo.
In particolare l’apertura ampia e prolungata del torace comporta un prolungato soggiorno in rianimazione con il ricorso alla ventilazione assistita postoperatoria. Il paziente è un uomo di 60 anni ed aveva un voluminoso cancro dell’esofago trattato con radiochemioterapia per diminuire le dimensioni del tumore e poi sottoposto, alcune settimane dopo, ad intervento interamente mini invasivo video guidato.
Novità
L’intervento, effettuato dal professor Mario Morino e dal dottor Fabrizio Rebecchi, è consistito nel rimuovere l’esofago e sostituirlo con lo stomaco modificato, in maniera tale da costituire un tubo di forma e dimensioni simili a quelle dell’esofago.
Per fare ciò con la chirurgia tradizionale bisogna aprire sia l’addome (per accedere allo stomaco) sia il torace (per accedere all’esofago). Con questo intervento invece, la parte addominale viene eseguita in laparoscopia e quella toracica in toracoscopia robotica, dunque senza nessun taglio né sull’addome né sul torace.
Poiché l’accesso al torace è limitato dalla presenza delle coste, il robot consente di penetrare attraverso gli stessi fori della normale toracoscopia, ma poi di avere una totale libertà di movimento nel torace stesso, così da poter rimuovere l’esofago e ricostruire la continuità digestiva suturando tra loro la parte di esofago rimanente ed il cosiddetto tubulo gastrico, ovvero lo stomaco trasformato in modo da essere uguale all’esofago rimosso.
Il robot
Le caratteristiche del robot Da Vinci consentono invece di eseguire i complessi gesti di dissezione e ricostruzione attraverso una serie di minifori, riducendo drasticamente l’invasività della procedura, tanto è vero che il paziente operato era già in piedi il giorno successivo ed a 48 ore dall’intervento era in ottime condizioni in attesa di riprendere una normale alimentazione.
Primi in Europa
Città della Salute di Torino prima in Europa ad avere entrambi i robot chirurghi. Centro di riferimento europeo per lo sviluppo del nuovo e rivoluzionario Medrobotic, il robot che opera senza cicatrici
Il Dipartimento di Chirurgia delle Molinette è da tempo leader in Italia ed in Europa per la chirurgia laparoscopica e robotica e proprio nei prossimi giorni si affiancherà al robot Da Vinci, che rappresenta ormai una realtà clinica diffusa in diversi Centri, il nuovissimo e rivoluzionario robot chirurgo Medtrobotic, che consente di eseguire interventi chirurgici per via completamente endoscopica, dalla bocca o dall’ano, la cosiddetta “scarless surgery” o chirurgia senza cicatrici.
Il robot Medrobotic sarà utilizzato dall’équipe Otorinolaringoiatrica universitaria, diretta dal professor Roberto Albera, per asportare tumori della parte alta del tratto digestivo e dall’équipe del prof Morino per tumori del colon e del retto. Il Dipartimento di Chirurgia delle Molinette è il primo in Italia ad avere a disposizione entrambe le tecnologie robotiche ed è stato identificato come Centro di Riferimento Europeo per lo sviluppo ed il training del Medrobotic.
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