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Cronaca

Torino: riconosciuti all’anagrafe i primi figli di coppie omosessuali

Redazione Quotidiano Piemontese

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A Palazzo Civico, lunedì 23 aprile 2018 alle 11 passate da 5 minuti, la sindaca Chiara Appendino, in qualità di ufficiale di Stato Civile, ha apportato l’annotazione sull’atto nascita per attestare il riconoscimento di figli da parte di entrambi i genitori dello stesso sesso. Tre le coppie che hanno ricevuto il riconoscimento dalla Città.

“Torino – spiega la sindaca Chiara Appendino – è la prima città italiana a consentire alle coppie omogenitoriali di veder riconosciuto il diritto ai loro figli di avere entrambi i genitori. Con un’annotazione all’atto che accoglie l’istanza di riconoscimento e di genitorialità avanzata da entrambi i componenti della coppia la Città ha messo in pratica una soluzione che consentirà a tutte le coppie di persone dello stesso sesso con figli ad essere riconosciute come famiglie. Speriamo di aver generato – anche con il supporto del Coordinamento Trino Pride – l’avvio di un percorso che adegui l’attuale sistema normativo all’evolvere della società civile”.

“In questo ambito dal punto di vista normativo esiste un vuoto che deve essere assolutamente colmato per non ledere i legittimi diritti dei bambini e delle bambine – ha aggiunto l’assessore ai servizi demografici, Paola Pisano. A Torino abbiamo a adottato una soluzione che concilia le norme vigenti con le richieste degli interessati; al contempo abbiamo avviato un confronto con altre amministrazioni e istituzioni”.

Questa mattina, i registri di Stato Civile del capoluogo piemontese sono stati modificati per quattro bambini.

Foglietta: ‘Abbiamo aperto una strada importante’
“Niccolò Pietro Foglietta Ghisleni. Oggi non si è solo scritto un atto. Un nome su un foglio. Si è scritta una pagina importante della nostra Storia”. Così Chiara Foglietta, consigliera comunale del PD, ha annunciato la trascrizione del bimbo concepito con la fecondazione assistita effettuata in una clinica danese dopo i problemi avuti in occasione del riconoscimento all’anagrafe. Al momento di lasciare l’ospedale Sant’Anna e di registrare il neonato, la neo-mamma e la sua compagna Micaela si erano viste rifiutare i documenti. Nei giorni scorsi, la sindaca di Torino Chiara Appendino è intervenuta con un post su Facebook sulla questione dicendosi pronta “a forzare la mano” sul riconoscimento dei figli delle coppie omosessuali nati tramite fecondazione assistita. Di seguito l’annuncio e i ringraziamenti della consigliera Foglietta:

Niccolò Pietro Foglietta Ghisleni.

Oggi non si è solo scritto un atto. Un nome su un foglio. Si è scritta una pagina importante della nostra Storia.
Niccolò ora è ufficialmente registrato ed è figlio mio e di Micaela anche per lo Stato italiano.
Abbiamo aperto una strada importante per tutte le coppie che si trovano nella nostra stessa situazione, abbiamo dato coraggio a quelle donne che non hanno più intenzione di dichiarare il falso.
Molti i grazie che dobbiamo esprimere.
Perché siete stati tantissimi a scriverci, a dedicarci qualche parola o gesto di affetto, a infonderci coraggio.
Ma se siamo qui oggi lo dobbiamo a chi ci ha creduto fin da subito, il nostro avvocato Alexander Schuster, al Coordinamento Torino Pride – e nello specifico ad Alessandro Battaglia che è stato fondamentale e da anni si impegna per tutte e tutti noi senza sosta, alla Sindaca Chiara Appendino, che ha avuto coraggio e ci ha messo la faccia, e alla giunta.
Torino, non senza fatica, si dimostra ancora una volta all’altezza della sua storia. Che sia di esempio a tante altre città e altri Sindaci in Italia.
E poi si riempia il vuoto legislativo quanto prima.
Un grazie alla mia famiglia e ai miei amici.
Un grazie particolare a Roberta Bertero che a mani nude ha smosso montagne insieme a noi.

Oggi piangiamo di gioia per la seconda volta da quando sei venuto al mondo.
Benvenuto Niccolò.

Così l’assessore comunale alle Pari Opportunità, Marco Giusta:

Oggi è stata una giornata emozionante. Piena di sorrisi e lacrime e di consapevolezza di come le parole forgiano la storia. L’atto di metter mano al registro delle nascite da parte della Sindaca è stato un gesto di libertà e gioia. Sono davvero grato alla Sindaca per questa decisa e coraggiosa presa di posizione, al lavoro incomparabile dell’assessora Pisano e la perfetta azione degli uffici che ci hanno permesso di registrare i figli e le figlie di tre coppie omogenitoriali, e ringrazio ovviamente le associazioni a partire dal Coordinamento Torino Pride e chi ha messo a disposizione (tra associazioni, avvocati e avvocate, giudici) le proprie competenze per arrivare a questo risultati.

Finalmente ai loro figli è stato riconosciuto il diritto ad avere una famiglia. 

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