Cronaca
Genitore incita alla violenza, partita sospesa a Venaus
E’ successo durante la partita di categoria Esordienti 2006 tra Venaus e Lascaris. Un genitore della squadra ospite se l’è presa prima con suo figlio, poi ha insultato il dirigente arbitro e il ragazzino segnalinee incitando alla violenza in un crescendo di rabbia. Si stava per sfiorare la rissa. Tra le urla anche un “spaccagli le gambe”. A quel punto la scelta di ritirare i giocatori dal campo. In un post su Facebook la squadra valsusina si è rivolta al genitore scrivendo:
CARO GENITORE,
è molto apprezzabile che tu segua tuo figlio di dodici anni in una trasferta lunga come quella di Venaus (minimo 100 km tra andata e ritorno); sicuramente non è apprezzabile che tu trascorra tutto il tempo della partita ad insultare chi, per consentire a tuo figlio di giocare, si presta ad arbitrare magari rinunciando a seguire attentamente il proprio figlio (arbitrare in quelle categorie significa controllare che i ragazzi non si facciano male). Inoltre caro genitore pagare un biglietto per assistere ad una partita di calcio o pagare la retta di iscrizione di tuo figlio alla scuola calcio non ti attribuisce né il diritto di esibire dalla tribuna la tua sconfinata ignoranza danneggiando un clima che deve essere sempre sano (un mix perfetto di relax, aggregazione e divertimento) né creare danni alla società per la quale tuo figlio è tesserato.
Comunque, caro genitore, se ritieni che il tuo sia il modo giusto di comportarti, ti consigliamo vivamente di trascorrere i tuoi pomeriggi a casa perché agli occhi di un bambino di dodici anni non sei solo un esempio, ma un modello da imitare e dal quale imparare l’educazione e il rispetto degli avversari e dei ruoli.
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