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Cultura

BlueBoy, il fumetto che racconta le difficoltà dei bambini affetti da autismo

Gabriele Farina

Pubblicato

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E’ online su Quotidiano Piemontese e in distribuzione cartacea BlueBoy, il nuovo fumetto realizzato dall’Anonima Fumetti in collaborazione con l’Operazione Miccia, l’Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Novara e Vercelli Onlus e sostenuta dalla Consulta Giovani del Consiglio regionale del Piemonte e dalla Compagnia di San Paolo. Il fumetto tratta un tema fondamentale come quello dei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico ed è ambientato a Torino sia nei luoghi di accoglienza dei ragazzi autistici che nel Castello del Valentino, in occasione delle “uscite” all’aperto dei ragazzi per disegnare nel verde.

La storia, disegnata dal giovane Alessandro Caligaris, segue le vicende giornaliere di un operatore incaricato di seguire i ragazzi affetti da disturbi appartenenti allo spettro autistico (esperienza personale dello stesso Caligaris) durante le loro attività creative. Ritroveremo tutte le sue iniziali difficoltà nell’imbastire un rapporto con i vari personaggi che incontrerà sul suo cammino, ma anche le incredibili scoperte e soddisfazioni che questi rapporti, complessi da costruire, cedono a “piene mani” quando si è capaci di andare oltre la prima apparenza, fornendo un nuovo punto di vista attraverso il quale guardare la propria vita, la propria creatività e gli stessi rapporti interpersonali.

Attraverso segmenti narrativi dal sapore onirico, mescolati alla descrizione di una reale routine lavorativa, verranno utilizzati anche alcuni disegni realmente realizzati da ragazzi autistici che hanno frequentato laboratori e setting di arteterapia, per utilizzare realmente il loro linguaggio visivo, per leggere e calarci nella loro visione della realtà e nel continuo scambio che un soggetto ha con essa, attraverso le numerose stimolazioni che producono le più svariate risposte emotive.

Saremo calati nel “linguaggio simbolico” che abita la loro mente, nel bene e nel male, anche quando “abitare” il loro linguaggio visivo diventerà arduo, perché si farà “cartina tornasole” delle nostre stesse ansie e paure, facendoci sentire estranei al loro modo sentire e, contemporaneamente, perfettamente descritti e riassunti dalle loro fissazioni o fobie. Il dono più grande di quest’esperienza sarà la possibilità per tutti i lettori di entrare in sintonia con l’intimità dei ragazzi, impresa difficoltosa, ma in grado di spalancare nuovi universi relazionali, trasponibili spesso, anche nella vita privata.

Il fumetto è divertente, nonostante la tematica affrontata, con ritmi altissimi e coinvolgenti e realizzato con un tratto originale e commovente da un autore di grande talento. Venerdì 16, ore 17.00 al Il Librificio (Via Digione, 18) a Torino saranno presentati il cartaceo e la mostra di originali, ma di questo vi daremo informazione più precise nei prossimi giorni.

Per ora non vi rimane che mettervi comodi e leggere BlueBoy

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