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Cultura

Dal 10 al 14 maggio il Salone Internazionale del Libro di Torino. Un giorno, tutto questo #Salto18

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il 31° Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma da giovedì 10 a lunedì 14 maggio 2018, è stato presentato al Museo del Cinema dal Presidente della Cabina di Regia del Salone, Massimo Bray, e dal Direttore editoriale Nicola Lagioia.

Il Salone Internazionale del Libro è il biglietto da visita dell’editoria italiana nel mondo. Per cinque giorni, da Paesi di ogni continente qui arriveranno editori, scrittori, scienziati, registi, artisti, musicisti, premi Nobel, premi Pulitzer, premi Goncourt, premi Oscar per parlare fondamentalmente della costruzione di un futuro comune in cui sia sensato vivere. Quest’anno al Salone ci sarà tutta l’editoria italiana. Ci saranno gli editori indipendenti, e ci saranno i grandi gruppi.

Un giorno, tutto questo.. è il tema del Salone, che sarà sviscerato da cinque domande poste alle migliori menti del nostro tempo.

1. Chi voglio essere? La nostra identità è in continua costruzione. Nell’epoca del culto di sé, chi aspiriamo a essere? Che rapporto c’è oggi tra l’essere se stessi, il conoscere se stessi e il diventare se stessi?

2. Perché mi serve un nemico? I confini ci proteggono oppure ci impediscono di incontrarci e cooperare? Come e perché li tracciamo? Abbiamo bisogno di costruirci un nemico per poter sperare di non averne?

3. A chi appartiene il mondo? Tra cent’anni la nostra Terra potrebbe essere meno accogliente di oggi. La forbice tra ricchi e poveri si allarga. Il lavoro si trasforma e può ridursi. Milioni di persone sono costrette a lasciare la propria casa. Di chi è il mondo? Chi deve prendersene cura?

4. Dove mi portano spiritualità e scienza? Scienza e religione hanno dato forma alla nostra storia e al nostro pensiero. Ma sono state usate anche come strumenti di oppressione. C’è oggi una promessa di cambiamento e di futuro nella spiritualità delle religioni, nel rigore nelle scienze? O altrove?

5. Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione? La creazione artistica può bastare a se stessa? O deve porsi l’obiettivo di cambiare le cose? Libertà o rivoluzione: cos’è l’arte, e che cosa deve e può dare a tutti noi?

A 50 anni dal ’68, la Fran ia sarà il paese ospite di questa edizione, ed inevitabilmente il titolo della sezione sarà “Maggio francese”. La presenza della Francia è assicurata dall’Institut Français d’Italie, con il coordinamento di Bernardette Vincent. A Torino sarà presente una consistente delegazione di autori francesi. Ci sarà il vincitore del Prix Goncourt Ragazzi. Ci sarà una libreria francese dedicata alla letteratura e ai libri in lingua originale. Ci saranno molte iniziative dedicate alla Francia nell’ambito della letteratura, del cinema, della musica.

Il Salone Internazionale del Libro stringe una collaborazione con la Buchmesse di Francoforte. Il Goethe Institut, grazie al coordinamento di Roberta Canu, porta a Torino una bella rappresentanza di autori tedeschi e offre il proprio supporto per rafforzare ulteriormente la delegazione di editori e agenti tedeschi all’International Book Forum. Come è già stato annunciato sui media, l’Italia sarà il Paese Ospite alla Fiera di Francoforte del 2023. Al Salone 2018 si terrà per questo un incontro cui parteciperà una delegazione della Fiera di Francoforte in cui sarà presentato proprio il progetto dell’Italia Paese Ospite.

Ecco le prime anticipazioni sui nomi dei grandi ospiti del Salone 2018. Sono solo un antipasto: il grosso arriverà alla conferenza stampa di aprile con la presentazione del programma completo.
«Con la concentrazione della poesia e la franchezza della prosa, dipinge il paesaggio degli spodestati». Con questa motivazione l’Accademia di Svezia assegnò nel 2009 il premio Nobel per la Letteratura a Herta Müller. E Herta Müller quest’anno sarà al Salone di Torino, grazie al Premio Mondello di Palermo con il suo presidente onorario Giovanni Puglisi, alla casa editrice Feltrinelli e alla Buchmesse di Francoforte. In virtù di una collaborazione che dura ormai da molti anni, ogni edizione del Salone ospita infatti il vincitore del Premio Mondello Internazionale: grazie a questo, negli anni sono arrivati grandi scrittori come Emmanuel Carrère, Elizabeth Strout, Marilynne Robinson, eletti ognuno come proprio maestro ideale da un giudice monocratico. Quest’anno giudice monocratico è Andrea Bajani, che ha indicato nella scrittrice romena di lingua tedesca il proprio autore di riferimento, e con la quale dialogherà in uno degli appuntamenti più attesi del programma.
Il maggior premio letterario italiano, il Premio Strega, è presente al Salone Internazionale di Torino con due sezioni. Il vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi incontrerà al Bookstock Village le scolaresche provenienti da tutta Italia. E per la prima volta i cinque scrittori stranieri finalisti del Premio Strega Europeo presenteranno (giorno per giorno, finalista per finalista) i loro libri al Salone, e l’ultimo giorno verrà proclamato il vincitore. I nomi dei cinque grandi ospiti internazionali non sono ancora stati rivelati, in attesa che il Premio Strega elegga la cinquina. La partecipazione del Premio Strega è resa possibile dalla collaborazione con la Fondazione Bellonci, il suo presidente Giovanni Solimine e il direttore Stefano Petrocchi, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e con Casa delle letterature di Roma.
Siccome il futuro è al centro di quest’edizione, abbiamo chiesto a un grande scrittore europeo di ragionare insieme a noi sul concetto di Europa. Cos’è l’Europa nel XXI secolo, o cosa dovrebbe essere? È un’eterna incompiuta? È un’astrazione? È la grande speranza di tutti noi? Fuori dai discorsi e dalle polemiche di tutti i giorni, con la profondità di cui solo gli scrittori sono capaci, a suggerirci risposte giovedì 10 maggio, in apertura di Salone, sarà la lezione magistrale preparata ad hoc da Javier Cercas che ha accettato il nostro invito.
Dopo il focus dello scorso anno, il Salone non distoglie lo sguardo dagli Stati Uniti. Grazie all’editore e/o quest’anno sarà a Torino la scrittrice americana Alice Sebold che nel 2002 debuttò in modo clamoroso con Amabili resti, il più grande successo editoriale di un romanzo d’esordio dai tempi di Via col vento.
Spostandoci in Centro America, Bompiani porta al Salone per la prima volta lo scrittore messicano Guillermo Arriaga che, oltre ad aver scritto romanzi importanti come Il Selvaggio, ha scritto e sceneggiato celebri film del premio Oscar Alejandro González Iñárritu come Babel, 21 grammi e Amores Perros.
E se Iñárritu ha vinto cinque Oscar, c’è chi ne ha vinti più di lui. Nel cinquantenario del Sessantotto e con la Francia Paese Ospite siamo riusciti a mettere insieme un grande maestro e un giovane maestro del cinema italiano di rilevanza internazionale, entrambi registi con un fortissimo background letterario: Bernardo Bertolucci, cui la 31a edizione del Salone renderà omaggio, e Luca Guadagnino che sarà a Los Angeles il 4 marzo con Call Me By Your Name e il nostro miglior in bocca al lupo.
Bertolucci e Guadagnino saranno protagonisti di un incontro in dialogo al Salone. Nell’Aula del Tempio al Museo del Cinema saranno proiettati The Dreamers e Partner: cioè il film sul Sessantotto ambientato in Francia, che Bernardo Bertolucci girò nel 2003, e il film che Bertolucci girò nel 1968 e che formalmente risente molto di quel periodo. Al cinema Massimo la proiezione di Bertolucci on Bertolucci di Luca Guadagnino.
Ma i Premi Oscar al Salone di quest’anno non sono finiti. L’editore Sellerio porterà Giuseppe Tornatore, che proprio con Sellerio pubblica il suo ultimo libro e che sarà per la prima volta con noi a Torino.
Ci sono scrittori che mettono al centro dei loro romanzi dei personaggi quasi leggendari. In certi casi questi personaggi leggendari sono anche loro scrittori. Qualche anno fa, fece scalpore ad esempio Limonov di Emmanuel Carrère, uno dei romanzi europei più importanti degli ultimi tempi su un personaggio davvero bigger than life come Eduard Limonov. In questi anni i festival e i Saloni di tutta Europa hanno avuto spesso come grande ospite Carrère, ma non certo Limonov: soprattutto perché lo scrittore russo non poteva abbandonare il suo paese. Ebbene, dopo 23 anni Eduard Limonov esce nuovamente dalla Russia e torna in Europa occidentale. L’intellettuale dissidente, reso celebre dal volume di Carrère, tornato in possesso del suo passaporto in questi giorni, sarà infatti ospite del Salone di Torino in occasione dell’uscita per l’editore Sandro Teti della sua autobiografia, Zona Industriale.
Grazie a Guanda Editore avremo anche un gigante della narrativa europea come Fernando Aramburu, l’autore di Patria, uno dei romanzi più celebrati dell’ultimo anno. E torneranno Paco Ignacio Taibo II, grande amico del Salone per il quale non finiremo mai di ringraziare La Nuova Frontiera, e Alicia Gimenez Bartlett, amatissima dai lettori italiani grazie all’editore Sellerio. O la grande Almudena Grandes Hernandez (Guanda). E ancora Joël Dicker, autore del bestseller internazionale La verità sul caso Harry Quebert, e nel 2016 de Il libro dei Baltimore, pubblicato da La nave di Teseo. Di loro parleremo estesamente nella prossima conferenza stampa di aprile.
Mercoledì 9 maggio, il giorno prima dell’apertura del Salone, cade il quarantennale di una delle date più buie della Repubblica Italiana: l’assassinio di Aldo Moro. Il Salone ha chiesto a Fabrizio Gifuni, che interpretò Moro in Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana, di preparare un monologo/spettacolo sullo statista basandosi proprio sui libri più interessanti che sono stati scritti sulla vicenda. Basti pensare solo all’Affaire Moro di Leonardo Sciascia. Come per le Cinque domande, come per la lezione di Javier Cercas, avremo quindi un contenuto appositamente prodotto per il Salone, firmato Fabrizio Gifuni insieme a Christian Raimo.
In questi anni il Salone si è molto occupato del caso Regeni. Quest’anno, grazie al Premio Morrione e a Marino Sinibaldi – direttore di Radio3, da sempre vicinissima al Salone come tutta la Rai nostro Main media partner – avremo al Salone i genitori di Giulio: Paola e Claudio Regeni, insieme a Marino Sinibaldi, a Giuliano Foschini, a Beppe Giulietti e alla legale della famiglia Regeni Alessandra Ballerini. Ci sarà anche un intervento video del consulente legale della famiglia Regeni dall’Egitto.
Dori Ghezzi è una delle madrine delle Cinque domande ed è stata anche al centro di un progetto molto importante: il film in due puntate su Fabrizio De André con Luca Marinelli a interpretare Faber. Il film è andato prima al cinema, registrando un record di incassi, e poi in due serate su Rai Uno, anche qui battendo tutti i record. Dori Ghezzi uscirà in primavera per la casa editrice Einaudi con un libro molto importante. Lo presenteremo con lei al Salone insieme ad ospiti a sorpresa, la cui identità sveleremo nelle prossime settimane.
Ad aprile riveleremo anche gli altri autori che Einaudi porterà al Salone 2018. Un secondo autore però lo anticipiamo. Pochi giorni prima del Salone uscirà il nuovo e molto atteso romanzo di Paolo Giordano, Divorare il cielo. Paolo Giordano sarà con noi a presentare il libro insieme a Manuel Agnelli.
Ovviamente queste sono solo le prime anticipazioni. Stiamo lavorando su tanti altri autori, che stanno confermando la loro partecipazione al progetto proprio in questi giorni, e su centinaia di eventi, i cui dettagli stiamo finendo di mettere a punto. Il programma completo sarà reso noto, come sempre, ad aprile.

I progetti tematici
Per il terzo anno ci sarà al Salone Anime Arabe, il focus sulla cultura e la letteratura del mondo arabo e delle sue diaspore, curato da Lucia Sorbera e Paola Caridi. La sezione si concentra su continuità e punti di rottura della cultura araba, partendo da un anniversario importante: quarant’anni fa, nel 1978, viene pubblicato negli Stati Uniti Orientalismo di Edward Said, l’intellettuale arabo più stimato e rimpianto, autore di un libro amato e contestato al tempo stesso.
Solo Noi Stesse – la sezione sul pensiero femminile curata da Loredana Lipperini e Valeria Parrella – torna con un incontro importante sul #MeToo e sulla condizione femminile nell’anno del caso Weinstein, e uno sulla presenza (o assenza?) nelle antologie scolastiche del contributo letterario delle donne nei secoli. Valeria Parrella si occuperà anche del quarantennale della Legge Basaglia e – insieme alla casa editrice Adelphi – dell’omaggio ad Anna Maria Ortese e a quella che probabilmente è la più grande filosofa del ‘900, Simone Weil, per celebrare la Francia paese ospite.
Torna la Piazza dei Lettori, il grande spazio gestito dai Colti, il Consorzio delle Librerie Indipendenti Torinesi che si è creato proprio in seno al Salone dell’anno scorso. Cosa c’è di più bello che contribuire a far nascere qualcosa che poi prende una vita autonoma indipendentemente da te? La Piazza dei Lettori quest’anno sarà dedicata ai temi del Salone: e cioè le Cinque domande sul futuro che faranno da bussola all’edizione.
Il Salone ospiterà ben due premi letterari dedicati a promuovere il recupero e il reinserimento dei carcerati attraverso la pratica della scrittura e della creatività letteraria: il Premio Goliarda Sapienza e il Premio Casalini. E debutterà al Salone il Premio «Fuori», ideato e promosso da colui che, assieme a Guido Accornero, più di trent’anni fa fu il primo, visionario ideatore e promotore del Salone: Angelo Pezzana. Le premiazioni saranno ospitate all’interno del Salone.
Dopo il successo della 30a edizione, torna Festa Mobile: il programma di letture ad alta voce curato da Giuseppe Culicchia. Gli scrittori di Festa Mobile leggeranno pagine dal loro libro del cuore, quello grazie al quale si sono innamorati della lettura. I reading si terranno al Salone e in una serie di luoghi di grande fascino individuati nel tessuto urbano della città (dal Museo Egizio alla biblioteca civica di Villa Amoretti), e anche in tutta Italia grazie a una staffetta che porterà la Festa Mobile della lettura ad alta voce da Palermo a Torino, passando per la Campania, la Puglia, l’Emilia Romagna e la Lombardia. Com’è giusto che sia per la fiera nazionale dell’editoria.
Oltre a Festa Mobile e al Premio Mondello c’è un altro legame che quest’anno unisce Palermo e Torino. Per festeggiare Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 parte un progetto realizzato assieme alla Fondazione Merz che metterà insieme artisti e scrittori delle due città sulla base delle Cinque domande.
Altri omaggi a grandi autori del Novecento. Il tributo a uno scrittore francese che ha avuto anche una vita leggendaria: Romain Gary (Neri Pozza). Quello a David Foster Wallace nel trentennale della sua morte, curato da Christian Raimo e Giordano Meacci. Una sezione dedicata alle serie tv tratte da opere letterarie curata da Francesco Pacifico e una sulla letteratura fantastica, di cui si occuperà Loredana Lipperini e su cui daremo più dettagli nella prossima conferenza stampa. Con Lipperini si parlerà anche molto di Games of Thrones e – dopo il successo dello scorso anno – di Tolkien. Ma nel 2018 cadono anche i 200 anni di Frankenstein di Mary Shelley. E allora anche noi avremo la nostra Villa Diodati: quattro scrittori rinchiusi in una villa torinese a scrivere racconti gotici, di cui poi ci renderanno conto.
Il Salone è molto sensibile al rapporto fra letteratura e narrazione cinematografica e televisiva. Uno degli scrittori italiani più importanti delle ultime generazioni ha deciso di scrivere e dirigere una serie tv. È Il Miracolo, la serie creata e diretta da Niccolò Ammaniti: otto episodi prodotti da Mario Gianani e Lorenzo Mieli per Wildside, in co-produzione con Arte e Kwa, che andranno in onda in primavera in esclusiva su Sky Atlantic. Niccolò Ammaniti a maggio sarà a Torino a presentare la serie, alcuni episodi della quale saranno proiettati proprio durante il Salone.
Torna il Superfestival, nato da un’idea di e in collaborazione con Marco Cassini e Gianmario Pilo del festival La Grande Invasione di Ivrea. Anche quest’anno Torino tra il 10 e il 14 maggio diventerà il più grande contenitore di festival culturali esistenti in Italia. Sono già più di cento le realtà italiane che hanno chiesto di essere presenti al Salone. I festival saranno presenti in una bella area dedicata all’iniziativa, dove avranno l’opportunità di presentarsi e di incontrare gli editori presenti per avviare contatti e stringere nuove relazioni. Inoltre i festival porteranno a Torino eventi originali appositamente ideati da ciascuno che arricchiranno il nostro programma. Oltre che casa comune dell’editoria, Torino si conferma così la casa comune dei festival culturali di tutta Italia.
Ritornano anche due progetti curati da Giorgio Gianotto e molto apprezzati la scorsa edizione: L’età Ibrida, il percorso dedicato al pensiero scientifico, e Prospettive digitali, la sezione sulle nuove tecnologie. Confermati gli spazi dedicati ai visitatori professionali (bibliotecari, librai, traduttori) e ai loro appuntamenti: primo fra tutti L’Autore Invisibile, la sezione sulla traduzione curata da Ilide Carmignani.
Si rafforza ancora la collaborazione con i tre supplementi culturali de La Stampa, Repubblica e Corriere della Sera: vale a dire Tuttolibri, Robinson e La Lettura.
L’Indice seguirà tutto il Salone, al quale dedicherà un numero speciale e, al termine della conferenza stampa di aprile, organizzerà un grande flashmob con 300 ragazzi che in tutta Torino leggeranno simultaneamente ad alta voce la stessa pagina di Infinite Jest di David Foster Wallace e distribuiranno le 20.000 copie del numero speciale.
Molto strette le collaborazioni con le istituzioni culturali di Torino. Il Centro Primo Levi, il Museo Nazionale del Cinema e le Ogr di cui s’è detto, il Museo Egizio, la Scuola Holden, il Castello di Rivoli, Artissima …

Nodi, il Salone e Book Pride insieme nel ricordo di Alessandro Leogrande
E poi c’è Nodi, il progetto che il Salone Internazionale del Libro porta avanti assieme a Book Pride, il suo direttore Giorgio Vasta e tutto il suo staff, con cui si è stretta una forte collaborazione. Un progetto a tre gambe. Ci sarà un tavolo comune per discutere di editoria, un tavolo comune per discutere di generi e il progetto La Frontiera, pensato e voluto da Alessandro Leogrande. Il 26 novembre 2017 è morto improvvisamente a soli quarant’anni Alessandro Leogrande, forse il più bravo, il più competente, il più generoso, il più intelligente dei nostri collaboratori. Per tutti un fratello e un compagno di strada. Il Salone così ha pensato di proseguire e portare a compimento il progetto che Alessandro aveva appena iniziato a concepire per la 31a edizione del Salone.
Questo progetto si chiama La Frontiera. Tema: le migrazioni. «Un tavolo migrante per riflettere sul tema delle migrazioni», come l’ha definito Leogrande. È un progetto del Salone Internazionale del Libro di Torino e Book Pride, ideato da Alessandro Leogrande ed Elena Stancanelli, in collaborazione con Robinson/Repubblica, Radio3 e la casa editrice Laterza, accompagnata dall’associazione Piccoli Maestri.

Bookstock Village, dalle Cinque domande ai giochi di Lucca Comics
Il Bookstock Village è la grande area del Salone dedicata ai ragazzi e al mondo della scuola, realizzata grazie al generoso contributo della Compagnia di San Paolo.
Anche quest’anno il Bookstock Village sarà lo spazio degli incroci, il luogo dove tutto si fonde e si mescola, dove si sperimenta e gioca con il digitale, la poesia, il fumetto, la scienza, l’illustrazione, la lettura, il cinema e l’arte. La contaminazione di linguaggi artistici investe e si appropria e dà forma anche agli spazi del Village grazie alla collaborazione con il Dipartimento Educazione del Museo d’arte Contemporanea – Castello di Rivoli, che da quasi vent’anni ne cura l’allestimento scenografico.
Un salone lungo un anno (scolastico). A maggio arriveranno al Salone centinaia di ragazzi da tutta Italia per incontrare gli autori vincitori dei premi di cui sono stati i giurati: le due sezioni del Premio Strega Ragazze e Ragazzi e il Premio Goncourt giovani (inserito nel focus sulla cultura francese), ma anche il Premio letterario Goliarda Sapienza dedicato ai detenuti.
Sempre moltissimi gli studenti che verranno al Salone a conclusione di progetti svolti durante l’anno: il concorso #twitterarura e i Comix games – il torneo di ludolinguistica di agenda organizzato da Comix e Repubblica@scuola –, e ovviamente Adotta uno scrittore, il progetto sostenuto dall’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte che da 15 anni porta grandi autori nelle classi, non per una sola visita ma per un lavoro continuativo che favorisca la reciproca conoscenza, il libero dialogo. Quest’anno le adozioni in corso sono 26: dalla scuola primaria fino all’Università, coinvolta per la prima volta. Quattro le scuole presso gli istituti carcerari: tra questi l’unico minorile esclusivamente femminile d’Italia, che si trova a Pontremoli (Ms).
Sono quasi 400 i ragazzi che partecipano al progetto di Alternanza scuola-lavoro promosso dal Salone insieme al Miur: stanno seguendo il corso di formazione Lavorare con i libri iniziato a novembre. Di loro, 150 saranno impegnati nella redazione del BookBlog insieme ai giornalisti de La Stampa e ai disegnatori e i redattori di Topolino.
Anche quest’anno la redazione di Topolino (il settimanale oggi edito da Panini Comics) sarà presente a Torino con un’edizione speciale dedicata al Salone. Dopo averne celebrato il 30° anniversario attraverso una raccolta di storie legate al mondo letterario e al grido di «Non vi libererete mai dei libri… e dei fumetti!», quest’anno il volume da collezione sarà dedicato alle famose Cinque grandi domande scelte per il 2018. Grazie all’ironia e all’umorismo degli autori di Topolino e al talento di artisti come, fra gli altri, Giorgio Cavazzano e Silvia Ziche, tra le pagine del settimanale sarà possibile trovare le risposte nelle cinque storie a fumetti. Vedremo Pippo alle prese con la sua identità, Paperino che si cimenta con l’arte contemporanea ma anche pronto, in compagnia di Paperoga, a intraprendere un viaggio tra passato e futuro nel tentativo di salvare la Terra minacciata dall’inquinamento…
Le Cinque domande (e qualche risposta), Alle Cinque domande risponderanno anche gli autori per ragazzi, con una serie di incontri dedicati alle scuole e curati da Eros Miari. Anticipiamo solo qualche nome: Katherine Rundell, una giovane scrittrice inglese per ragazzi (è nata nell’87) che ha già vinto moltissimi premi: la Carnegie Medal e, in Italia, il premio Andersen. Risponderà alla domanda «Chi voglio essere?». Alki Zei, la più apprezzata scrittrice greca per ragazzi, autrice della La tigre in vetrina, verrà a Torino con i suoi 92 anni per incontrare le scuole e per rispondere alla domanda «A chi appartiene il mondo?». Paul Dowsell, che un libro alla volta, ha ricostruito la storia recente del nostro continente – dal nazismo all’Urss, dalla Ddr alla Prima guerra mondiale – si chiederà insieme ai ragazzi «Se abbiamo bisogno di un nemico». Bernard Friot, uno dei numerosi autori francesi che avremo al Salone, scrittore, poeta ed ex insegnante, risponderà alla domanda «Cosa voglio dall’arte?».
Il Bookstock ospiterà poi una riflessione sulle nuove forme di linguaggio sospese tra musica e poesia, con una striscia quotidiana con i protagonisti della scena rap e trap italiana, curata da Fabio Geda.
Torna, poi, dopo il grande successo dello scorso anno, il corso per docenti Educare alla lettura che consente agli insegnanti di confrontarsi con grandi autori internazionali su come si crescono i lettori di domani e su come si possa seminare tra gli studenti la passione per la lettura.
La rete dei Saloni. Continua il percorso di collaborazione intrapreso tra il Salone di Torino e la più importante fiera internazionale sull’editoria per ragazzi: la Bologna Children’s Book Fair. A Torino la fiera bolognese porterà due mostre dedicate ai migliori libri internazionali per ragazzi: una sul tema arte e architettura, ospitata all’interno del Bookstock, e l’altra sul cinema ospitata al Museo Nazionale del Cinema.
Anche Lucca Comics & Games sarà partner del Salone 2018. Il principale evento europeo dedicato a fumetto, gioco, illustrazione e cultura pop sarà presente al Salone con incontri, focus dedicati ai giochi da tavolo e videogiochi, e le prime anticipazioni sulla 52esima edizione dell’evento, in programma a Lucca dal 31 ottobre al 4 novembre 2018. Nelle prossime settimane il dettaglio degli appuntamenti.
Infine, si rinnova il parternariato con il Salon du livre et de la presse jeunesse di Montreuil, il quale, in collaborazione con l’Institut Français d’Italie, cura la mostra Abécédaire, progettata per la Buchmesse di Francoforte 2017 e che verrà allestita proprio negli spazi del Bookstock Village, nella quale 26 tra i più importanti illustratori e artisti francesi reinterpretano il rapporto tra lettera e immagine.
Buono da leggere. Dopo il successo straordinario dello scorso anno – iniziato al Salone e concluso a ottobre a Portici di Carta – torna l’iniziativa Buono da leggere. L’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte mette a disposizione la somma complessiva di 150.000 euro in buoni libro. Il buono da 10 euro è riservato ai ragazzi residenti in Piemonte e nati negli anni fra il 2000 e il 2003 che visiteranno il Salone senza la classe: i ragazzi lo potranno ritirare all’apposito sportello esibendo il biglietto d’ingresso e un documento di identità, e lo potranno spendere presso gli stand degli editori o nelle librerie del Salone. Gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Piemonte che invece parteciperanno con la loro classe riceveranno il voucher, sempre del valore di 10 euro, direttamente dall’insegnante e lo potranno spendere ugualmente al Salone. Novità di quest’anno, il coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie di primo grado del Piemonte, cui verrà riservato un buono da 100 euro per classe per l’acquisto di libri che andranno ad arricchire le biblioteche scolastiche. I docenti potranno richiedere il buono libro durante la procedura online di prenotazione e acquisto dei biglietti per la visita al Salone sul sito www.salonelibro.it: li ritireranno al Salone presso un’apposita postazione. I buoni saranno distribuiti sino a esaurimento della disponibilità.
Parole Ostili. Il Salone quest’anno fa un libro. Un libro per le scuole, edito da Laterza, nato dalla collaborazione con il progetto Parole Ostili per la sensibilizzazione contro la violenza contenuta nelle parole. Un’iniziativa nata con il supporto del Miur, grazie all’interessamento di Annamaria Testa e la cura di Loredana Lipperini insieme a Rosi Russo. Sarà una raccolta di 10 racconti, ciascuno ispirato a un punto del Manifesto della comunicazione non ostile, firmati da altrettanti autori (Tommaso Pincio, Giordano Meacci, Giuseppe Genna, Diego De Silva, Helena Janeczek, Alessandra Sarchi, Fabio Geda, Nadia Terranova, Christian Raimo e Simona Vinci) accompagnati da una prefazione del direttore Nicola Lagioia. Il libro sarà presentato lunedì 14 maggio a un pubblico di studenti per i quali è stato pensato, con la partecipazione di tutti gli autori coinvolti.

Concorso letterario nazionale Lingua Madre
Come ogni anno, molto atteso è il Concorso letterario nazionale Lingua Madre, ideato da Daniela Finocchi nel 2005 e promosso da Salone Internazionale del Libro e Regione Piemonte. È un premio diretto alle donne straniere (o di origine straniera) che scelgono di scrivere in italiano. In tredici anni si è fatto testimone di una società sempre più multietnica e composita, raccogliendo le voci di migliaia di protagoniste del nostro tempo, con i loro sguardi molteplici e il loro desiderio di scrivere, fotografare e tracciare nuove prospettive. Oltre 6.000 partecipanti, più di 100 incontri l’anno, un’antologia annuale di racconti edita da Seb27, una rete sempre più ampia di contatti e collaborazioni con scuole, enti e associazioni su tutto il territorio nazionale. La 13a edizione sarà premiata al 31° Salone Internazionale del Libro, dove ogni giorno si terrà un incontro del Concorso nell’ambito del programma Lingua Madre.

Intanto, aspettando il Salone…
Il 20 marzo ci sarà un doppio appuntamento. Alle 18.00 alle Ogr arriva David Szalay, autore di Tutto quello che è un uomo per Adelphi Edizioni, un libro che sta riscuotendo una grande attenzione in queste settimane. Szalay dialogherà con Paolo Giordano. E alle 21.00 al Circolo dei lettori arriva il Premio Pulitzer Jennifer Egan a parlare del suo nuovo romanzo: Manhattan Beach. Ringraziamo per la condivisione il festival letterario Libri Come, curato da Marino Sinibaldi, Rosa Polacco e Michele De Mieri, e la casa editrice Mondadori.

Primi flash sul Salone Off
Come sempre, e più che mai dopo il successo dello scorso anno, il Salone Off curato dal vicedirettore del Salone Marco Pautasso la farà da padrone nelle giornate e nelle notti torinesi dal 10 al 14 maggio. Letture, spettacoli, feste, concerti, proiezioni di film seminari, mostre, degustazioni, passeggiate letterarie, tour in bicicletta, performance in giro per tutta la città, centro e periferia. Il Salone Off – organizzato con il coordinamento della Fondazione per la Cultura Torino – coinvolgerà tutte le 8 Circoscrizioni torinesi e 12 Comuni della Città Metropolitana.
Il programma dettagliato verrà svelato più avanti. Ma si parla di grandi appuntamenti musicali e letterari in spazi urbani assolutamente interessanti. Fin da ora possiamo anticipare che in tema di poesia ritorna CarminaOff, ideata e realizzata dall’associazione Mettre en pratique la poesie di Gabriella Giordano, che vestirà di poesia i quartieri di Torino. In omaggio al Paese ospite 2018, si tratterà di poeti francesi. Durante il Salone, nelle stazioni della metropolitana di Torino, Metro Poetry trasmetterà versi dai poeti più amati.
Dal 4 maggio al 3 giugno all’Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino apre la mostra Dall’opera al libro, dal libro all’opera. Ezio Gribaudo e i Maestri del Novecento. La mostra – prima di una serie di manifestazioni per celebrare i novant’anni del maestro torinese – è un percorso attraverso l’attività di Ezio Gribaudo come editore d’arte e autore, fin dagli anni Sessanta, di preziosi volumi ai quali hanno contribuito con interventi artistici inediti nomi come Lucio Fontana, Pierre Alechinsky, Michel Tapié e Graham Sutherland.
Tra gli altri appuntamenti che coinvolgeranno più Circoscrizioni, riconfermato anche Pagine in corsia: l’iniziativa a carattere sociale con letture dedicate ai ricoverati degli ospedali di Torino.
E torna naturalmente Voltapagina: probabilmente la capostipite delle numerose iniziative sociali del Salone e non solo, che dal 2007 porta gli autori della narrativa italiana – ospiti del programma del Salone – a incontrare gli ospiti delle carceri di Torino e del Piemonte per confrontarsi con loro e parlare di letteratura, di libertà, di vita.

Il Salone alla Mezza Maratona di Torino

Il Salone 2018 stringe una collaborazione con Base Running, l’organizzazione che promuove popolarissime manifestazioni sportive di running come la Mezza maratona di Torino e Una corsa da Re, che attirano e coinvolgono migliaia di atleti e appassionati. La prima occasione sarà il prossimo 17 e 18 marzo quando il Salone sarà presente alla corsa Santander – La Mezza di Torino (www.lamezzaditorino.it) e nel proprio kit ogni atleta troverà un voucher che, presentato alle biglietterie, darà diritto all’ingresso ridotto al 31° Salone Internazionale del Libro.

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