Economia
In Piemonte nel 2017 saldo negativo fra imprese create e imprese cessate: meglio di tutti Torino e Novara
Secondo i dati del Registro imprese delle Camere di commercio nel 2017 sono nate 25.011 aziende in Piemonte, a fronte delle 26.447 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2016.
Al netto delle 25.976 cessazioni il saldo appare negativo per 965 unità .
Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2017 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 436.043 unità , confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con oltre il 7,2% delle imprese nazionali
Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del -0,22%, in linea rispetto al dato registrato nel 2016 (-0,12%), ma ancora in controtendenza rispetto alla media nazionale (+0,75%). Al netto di Piemonte, Emilia-Romagna (-0,14%) e Friuli Venezia Giulia (-0,42%) tutte le altre regioni hanno, infatti, chiuso il 2017 con un bilancio anagrafico positivo. I risultati migliori sono stati registrati nel Lazio (+1,65%), in Campania (+1,64%) e in Sicilia (+1,65%).
Il dato regionale scaturisce dagli andamenti negativi rilevati nella maggior parte delle realtà territoriali. Solo Novara (+0,41%) e Torino (+0,11%) evidenziano nel 2017 un tasso di crescita, seppur debolmente, positivo. Il risultato meno brillante appartiene ad Alessandria, che nel periodo considerato, registra un tasso negativo pari al 0,92%, seguita da Biella (-0,84%) e da Cuneo (-0,81%). Meno intensa la flessione registrata dalle imprese vercellesi (-0,63%) e da quelle astigiane (-0,34%). Si registra, infine, una sostanziale tenuta per il tessuto imprenditoriale del Verbano Cusio Ossola (-0,13%).
Dall’analisi del tessuto imprenditoriale piemontese per classe di natura giuridica, si osserva come le società di capitale (+3,34%) e le altre forme (+1,04%) continuino a evidenziare dinamiche positive, mentre risultano ancora negativi gli andamenti delle imprese individuali (-0,75%) e delle società di persone (-1,61%).
Valutando i tassi annuali di variazione percentuale dello stock delle imprese registrate per settori di attività economica, si osserva come, anche nel 2017, il turismo abbia sperimentato la performance migliore (+1,18%), seguito dal comparto degli altri servizi (+0,99%).
Risulta leggermente negativo lo stock del commercio (-0,62%), l’industria in senso stretto evidenzia un tasso di variazione del -0,83%, le costruzioni flettono di un punto percentuale e il risultato meno incoraggiante viene registrato dall’agricoltura, la cui contrazione della base produttiva sfiora il 2%.
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