Cittadini
Il racconto della situazione in GTT fatto da una parte dei suoi lavoratori
Abbiamo ricevuto via posta questa lettera indirizzata alla Sindaca Chiara Appendino e al consigliere Federico Valetti sulla Situazione GTT che abbiamo scelto di pubblicare nella sua forma anonima come abbiamo ricevuto. La lettera denuncia fatti importanti e per questo la mettiamo a disposizione di chi indaga su GTT.
Giungiamo a scrivervi per mettervi a conoscenza di ciò che avviene in GTT S.p.A., diversamente da come avviene di solito dove si tocca sempre esclusivamente mettere in rilievo gli aspetti UMANO, ORGANIZZATIVO e TECNICO di cui nessuno si occupa mai, aspetti che esulano un po’ dal più comune fattore “calcolatrice” (che sembra essere l’unico parametro di misura che i “più” – attori interessati ai processi economico-produttivi tengono in conto), ma che vanno a incidere anche sull’ aspetto economico.
Ci scusiamo anticipatamente per mantenere l’anonimato ma siamo costretti sia per motivi ricattatori che di sicurezza personale, perché purtroppo GTT è anche questo, uno dei luoghi in cui il lavoratore che “osa” chiedere rispetto, informazioni che lo riguardano, ecc. e che “si permette” di scoperchiare il malaffare viene punito con sistemi subdoli, e talvolta con la complicità anche di conoscenze che risiedono all’esterno di tale azienda ….
Vorremmo iniziare con il problema bigliettazione.
Il sistema adottato a Torino (come forse anche nel resto d’Italia) non è adeguato poiché non garantisce equità di trattamento non essendoci il bigliettaio fisso, consentendo così a chi non vuole pagarlo di farlo tranquillamente in quanto il controllo da parte dei verificatori così come organizzato ora, è un po’ come andare a campione; e qui sorgono le stesse problematiche dei conducenti (frequenti aggressioni, peggioramento della situazione se-chi -controlla è donna, ecc.). Parlando con i colleghi di controlleria, è emerso che GTT durante i corsi per questa mansione, disponga che sia fatta più immagine che fatti, nel senso che quando i verificatori salgono e vengono riconosciuti dall’utenza, chi non vuole pagare è libero di scendere, e quindi è una presa in giro nei confronti di TUTTA la collettività .
Ma non dimentichiamoci che la dirigenza GTT con la sua rete di “scagnozzi” di vario titolo non perde occasione per denigrare i lavoratori accusandoli puntualmente di essere coloro che danneggiano l’immagine. aziendale, atteggiamento messo in atto volutamente per sminuire il dipendente sul quale viene scaricata tutta la spazzatura generata invece da quei “personaggetti” al comando ai quali gli enti pubblici
Salute assenteismo malattie infortuni : modalità operative mansioni varie.
È noto già a molti che alcuni colleghi sospettano che potrebbero esserci dei “finti” malati tra i dipendenti esonerati dalle mansioni per le quali erano. stati assunti (prevalentemente conducenti) e che questo sia già stato segnalato ad alcuni di voi; ed è proprio da qui che è utile iniziare in quanto sarebbe opportuno porre l’attenzione sulle RAGIONI per cui si generano malati, veri e meno, ossia le CONDIZIONI di lavoro, sulle quali versa assai poca attenzione da tutte le parti in causa: sindacalisti, politici e la stessa dirigenza GTT che è consapevolissima di generare tali situazioni e anziché porre in essere misure di tutela, mette in atto volutamente comportamenti lesivi ai danni dei lavoratori.
Nello specifico del conducente, si può iniziare con il fare presente che GTT permetta comportamenti aggressivi tanto verbali quanto fisici,genera danni sulla salute psicofisica in quanto il conducente viene gravato tanto psicologicamente quanto fisicamente con conseguenti resa e qualità di guida decisamente inferiore, minore concentrazione e maggiore distrazione fattori Questi di importanza assoluta in quel lavoro che inevitabilmente si trasformano in giorni di malattia e di infortunio con influenza anche su aspetto economico).
Si fa presente che questa situazione sarebbe evitabile A COSTO ZERO in quanto’ le informazioni sono presenti sulle paline (eccetto servizio extraurbano) che sono una delle poche cose ben fatte del TPL torinese; ma sono altresì presenti una pagina web a esse dedicata (relativamente ben fatta) oltre a un apposito ufficio e anche un numero di telefono a cui rivolgersi; ma a tal fine sarebbero necessari un serio intervento e collaborazione – anziché il porre ostacoli – da parte aziendale. A tale proposito invece, siamo costretti a segnalarvi che, al contrario, spesso ci siamo sentiti rispondere dai responsabili di depositi che su tale argomento l’azienda non aveva intenzione di cambiare direzione e che I’ orientamento e l’educazione del cittadino sia al rispetto. del lavoratore che sull’ autorità di questi a far rispettare le norme di utilizzo. del servizio non era di competenza nostra (di autisti) e né loro. Noi riteniamo invece sia compito di chi esercita il potere anzichè su non si sa bene chi, perché è a carico di tutti fare la propria parte e in particolare chi ha i mezzi operativi e legali per attuarlo.
Altro. elemento che si vuole evidenziare rispetto. a questo argomento, è un’altra condotta menefreghista da parte di GTT, ossia quella sulla formazione degli assistenti verificatori all’utenza poiché non di rado capita che durante la guida, a fronte di richieste di informazioni, questi non sappiano cosa rispondere e vadano a chiedere al conducente, il che rimanda a un’idea di formazione di scarsa qualità che non dà le competenze necessarie e che ovviamente ha dei costi.
Quindi, a seguito di queste continue situazioni incresciose, una delle soluzioni che forse alcuni lavoratori intravedono per tutelare la propria sicurezza personale,sembra essere l’ esonero con certificato. medico. che, anche quando. abbiamo il sentore che le erogano fior fiori di compensi tra stipendi e premi che sono poi denaro pubblico.
Altro elemento non meno importante, sono le numerose contestazioni a carico dei lavoratori quando essi vogliano essere scrupolosi nel fare rispettare i regolamenti di viaggio ai passeggeri, in quanto nascono discussioni perché nessuno vuole rispettare le regole e non accettano che il conducente lo faccia loro presente; ciò porta i cittadini a fare segnalazioni – spesso gonfiate – contro il lavoratore alle quali GTT prontamente interviene per sminuirne ulteriormente la già ridotta autorità , con tali contestazioni Vogliamo mettere in evidenza inoltre che vengono inviate contestazioni ai lavoratori per utilizzo auricolari del telefono: anche in questo caso emerge la contraddizione aziendale in quanto ne vietano l’uso con il pretesto della sicurezza d’esercizio per obbligarli poi a subire abusi dall’utenza e dagli operatori di centrale operativa durante la guida. Riteniamo sia un’incoerenza in quanto la sicurezza in questo caso non dipende dall’uno, o dall’altro elemento poiché ambedue presentano le medesime caratteristiche di rischio.
Fattore guasti
Ormai è risaputo tra tutti che GTT ha un elevato numero di guasti tra il suo parco mezzi, guasti segnalati a più riprese (stessi guasti sulle stesse vetture) che vanno a impattare sulle condizioni fisiche dei conducenti che peggiorano, sulla qualità del servizio offerto (quando ad esempio i veicoli manchino di aria condizionata o restino fermi su strada a causa di rotture e-o incendi, ecc.
È da notare inoltre che, i guasti non sono solo a livello meccanico o elettrico bensì spesso anche di carrozzeria esterna ma anche interna, rischio palese per l’incolumità degli occupanti: sostegni rotti o disancorati, plafoniere coperchi sportelli rotti e penzolanti e fuoriuscita da essi di cavi elettrici, sedili rotti, martelletti mancanti, estintori non sempre pieni, infiltrazioni d’acqua quando piove sia area passeggeri che cabina guida, ecc.
Tempi di percorrenza.
Insufficienti al fine di un servizio di buona qualità , tanto in termini di modalità di guida quanto di salita-discesa passeggeri (apertura e chiusura porte con certa rapidità con il rischio spesso di chiuderci qualcuno in mezzo, evento non raro anche questo), come anche il mancato recupero psicofisico del conducente che mina il rispetto del cds e della guida in sicurezza in quanto spesso questi, arrivato al capolinea, non effettua la sosta prevista – peraltro insufficiente – ripartendo immediatamente e spesso correndo lungo i percorsi, violando quindi le norme cds, soprattutto limiti di velocità e passaggi con semafori rossi. Dobbiamo anche dire che molto spesso l”‘invito” a non farsi le pause viene proprio richiesto dagli operatori di centrale operativa e anche che ci viene richiesto, in caso di ritardo della corsa, di far scendere la gente alla fermata x da loro indicata e fare inversione di percorso, creando così disagio all’utenza, rischio liti e aggressioni a carico del conducente e ovviamente la mancata pausa del capolinea al quale non si è arrivati e disagio nel caso si debba anche andare ai servizi.
Siamo inoltre al corrente che ci siano diversi lavoratori che negli anni hanno già esposto alcune delle situazioni che noi stiamo presentando ora a voi sia ad azienda che ai sindacati e, ai quali, non è stata mai data una risposta, se non vaga, e diretta poi a cambiare discorso con il fine – pensiamo – di fare in modo che non cambiasse nulla, forse per favorire una casta ristretta di persone di “certo rilievo” aziendale = =politico-sindacale; e, a seguito di queste mancanze, tali lavoratori si siano rivolti alla autorità giudiziaria per sporgere regolari denunce con successive ritorsioni a loro carico.
Ci risulta anche che parte di ciò che esponiamo sia stato documentato presso autorità giudiziaria e diverse istituzioni di medicina del lavoro da parte di altri colleghi. Inoltre, siamo al corrente che lavoratori che abbiano segnalato mancanze sia sui punti sopra citati che sul non rispetto delle norme di sicurezza anche da parte dei colleghi (perché c’è anche questa realtà ) siano stati penalizzati su diversi aspetti dai superiori di riferimento in quanto questi ultimi non si assumono le responsabilità per cui sono incaricati rivelando i nomi di coloro che segnalano esponendoli alla mercé di chiunque, perché spesso a violare le norme di sicurezza sono proprio i responsabili stessi che sanno di garantirsi il silenzio di altri per “coprirsi” uno con ‘altro.
Parametri area tecnica.
È noto anche che nel settore tecnico siano stati premiati diversi lavoratori che hanno creato svariati problemi organizzativi e con un certo grado di assenteismo; e ciò accade perché per il personale del settore tecnico a differenza del personale viaggiante dove il conducente dopo n anni aumenta di parametro indipendentemente dal suo operato, il riconoscimento avviene tutto a discrezione dei responsabili, che è quasi sempre clientelare e non imparziale. Questo per mettere in evidenza che i criteri valutativi da parte aziendale e sindacale non sono appunto obiettivi ed equilibrati bensì condizionati da simpatie/antipatie e-o dall’appartenenza o meno a gruppi sindacali e-o di partito.
Tutto questo vuole essere un po’ la sintesi di buona parte di ciò che accade in GTT S.p.A e si conferma che purtroppo la maggior parte dei lavoratori tace proprio perché temono ritorsioni e minacce dalle quali sono coscienti non riuscirebbero a uscirne indenni, non avendo nessuno che li “possa” o voglia tutelare, e continuano quindi a subire diversi abusi limitandosi poi a lamentarsi tra colleghi.
Si ritiene che il metodo dell’ oppressione di trattare con i sottoposti, sia umanamente ed economicamente sbagliato, essendo dimostrato anche da studi di settore di esperti italiani e stranieri che un ambiente di lavoro insalubre non porti a fare di più bensì il contrario e male, con ripercussioni negative sulla qualità della vita lavorativa e privata e conseguenze antieconomiche.
Dobbiamo anche sottolineare che siamo lavoratori a cui guidare PIACE, ci è sempre piaciuto e che abbiamo scelto questo lavoro proprio per tale motivo: GTT ci era sembrata un’ occasione di lavoro alla quale eravamo giunti pieni di entusiasmo finché non abbiamo realizzato, ma il peggio è che tutto ciò poteva e può essere evitato a costo zero,ma forse nessuno ha interesse nel creare un ambiente di lavoro sereno e ordinato.
Questo esposto è riferito a GTT in quanto è l’attuale realtà lavorativa di appartenenza degli scriventi dalla quale stiamo subendo le problematiche esposte e da cui siamo netti a difenderci al momento, ma quest’ultima parte vale per moltissime altre circostanze lavorative e cogliamo l’occasione per metterle in evidenza e sottoporle all’attenzione della nuova realtà politica e di amministrazione quale è la vostra in Torino.
L’auspicio è che almeno il M5S non contempli queste modalità perpetrate da GTT a partire dagli anni ’90 e che abbia in serbo un serio programma di intervento all’jnterno di essa e un cambiamento di rotta nel modo di fare impresa; si confida in particolare nelle competenze della sindaca Appendino come si evince dai curriculum lavorativo e formativo e dalI’ autorità a lei conferita.
Vogliamo ancora aggiungere che siamo stati additati come persone di destra: in realtà non siamo né di destra né di sinistra in quanto pensiamo che ordine e sicurezza siano una equa tutela per tutti e coloro che non le vogliano è perché vogliono continuare a fare i propri comodi ai danni di altri.
Sottolineiamo inoltre che non siamo sindacalisti(di nessuna organizzazione) e quindi non siamo di parte, ma siamo al corrente di tutto ciò sia perché lo subiamo personalmente sia perché abbiamo la possibilità di raggiungere tutti i depositi e parlare con i colleghi e visionarne la documentazione quando loro lo desiderino.
Con l’occasione porgiamo distinti saluti. Gruppo di lavoratori GIT
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