Cronaca
Ztl. Bike Pride: ‘Ridurre i passaggi di auto nel centro è sempre un bene’
“Ridurre i passaggi di auto nel centro è sempre un bene per l’ambiente, la sicurezza e per usufruire degli spazi anche a scopo commerciale”. Anche Bike Pride interviene nel dibattito sulla Ztl Centrale che l’amministrazione comunale vorrebbe rendere a pagamento e con un orario più esteso. Ecco la nota diffusa dall’associazione:
“L’idea di disincentivare i passaggi nel centro della città è sicuramente buona, perché intasare e saturare di auto private uno spazio pubblico (ristretto) e pieno di attività e persone non apporta alcun beneficio. In generale ridurre le auto è sempre un bene per l’ambiente, per la sicurezza e per la salute delle persone e per usufruire degli spazi anche a scopo commerciale: rende la città più vivibile. – commenta Fabio Zanchetta, Presidente di Bike Pride Fiab Torino. – Quello di ridurre gli accessi di auto è il trend delle città più progredite, ricche e vivibili d’Europa, è quindi un buon inizio copiare le esperienze che da anni funzionano oltre confine”.
Rispetto al “fare cassa”, che male c’è? Se le risorse provenienti dal raod pricing vanno a beneficio di tutta la collettività, in investimenti per la mobilità sostenibile, come per finanziare il trasporto pubblico e incentivare alternative all’auto non può che essere positivo. L’esperienza di Milano su questo insegna.
In questo senso, l’opinione espressa da Bike Pride Fiab Torino non è solo l’opinione di chi predilige la bicicletta per gli spostamenti quotidiani, ma in generale di chi vuole vivere la città e fare shopping senza i disagi di code chilometriche di auto in pieno centro.
“Se si fossero ascoltate le critiche poco lungimiranti di chi difende a tutti i costi l’auto privata non avremmo via Lagrange né via Garibaldi o piazza San Carlo pedonali e avremmo ancora il distributore di benzina davanti a Palazzo Reale”, aggiunge Fabio Zanchetta. “Le critiche dei commercianti? Come abbiamo dichiarato poche settimane fa, studi, dati ed esperienze anche cittadine mostrano che le opposizioni alle aree pedonali e al disincentivo dell’auto sono ormai obsolete: sono rumore e inquinamento i maggiori freni allo sviluppo del commercio di prossimita?”.
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