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A Torino arrivano le telecamere digitali per monitorare “luci d’artista” di Piazza Montale

Redazione Quotidiano Piemontese

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Torino sempre più sicura. Da oggi, per monitorare l’impianto “luci d’artista” di Piazza Montale, è attivo un sistema di videosorveglianza della piazza che sfrutta le potenzialità della banda ultralarga mobile. Torino compie un altro passo avanti nel percorso di digitalizzazione verso un modello di città sempre più fruibile e sicura, continuando così il processo di trasformazione per diventare Smart City a pieno titolo, nell’ambito dell’accordo con TIM per la sperimentazione della tecnologia 5G.

Il sito pilota in funzione nel quartiere Le Vallette è stato attivato su iniziativa dell’Assessorato all’Innovazione di Torino di Paola Pisano, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Francesca Leon e prevede l’utilizzo di telecamere digitali mobili ad alta definizione, inizialmente quattro, con l’obiettivo di incrementare i livelli di sicurezza della piazza a favore dei numerosi cittadini e turisti che vorranno frequentarla.

Come funzionano 

Le telecamere, connesse alla rete mobile a banda ultralarga di Tim, che per l’occasione è stata potenziata per consentire l’attività di monitoraggio, convogliano le immagini verso il Centro di Controllo gestito dalla Polizia Locale.

Qui, grazie ad una piattaforma software messa a disposizione da Tim con alcuni partner torinesi del settore ICT, come la società Aizoon ed il Centro Ricerche CSP, è possibile elaborare e definire eventuali strategie di intervento, oltre che eseguire le cosiddette “analisi di contesto” e fare “analisi predittive”, in funzione degli scenari che di volta in volta si presentano.

Uno strumento dunque che serve a migliorare la ‘public safety’ e a rendere sicuramente più vivibili e sostenibili le periferie, in linea con gli intenti della Giunta locale.
Come previsto dal protocollo sul 5G dello scorso marzo, infatti, TIM supporta la città di Torino nell’identificare servizi di nuova generazione legati alla Smart City, come anche quelli relativi alla pubblica sicurezza, che consentano al comune di individuare soluzioni tecnologicamente avanzate atte a garantire la sperimentazione in più ambiti metropolitani.

 

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