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Cronaca

Incendi in Piemonte, nel pinerolese trovati degli inneschi

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ sempre più concreta l’ipotesi che gli incendi che da giorni stanno flagellando il Piemonte siano di origine dolosa. Stamane, infatti, tra la Val Sangone e Pinerolese, sono stati trovati  inneschi incendiari che non hanno funzionato. Lo hanno rivelato i responsabili delle squadre di intervento, a Giaveno. Le indagini sono condotte dal nucleo investigativo dei carabinieri forestali.

Dati alla mano, da quando è iniziata l’emergenza, i roghi appiccato sono stati 135. Attualmente invece sul Piemonte sono stati segnalati 21 roghi di cui 12 molto gravi.

“Voglio ringraziare tutti quelli che stanno lavorando su questa emergenza, il lavoro dei volontari è fondamentale – ha detto Chiamparino in viaggio nei  luoghi dell’emergenza in Val di Susa. –  Noi abbiamo fatto quello che potevamo, dando copertura finanziaria illimitata per far volare i mezzi aerei”.

“La situazione, al momento, sembra sotto controllo – ha continuato Chiamparino -. Anche se un cambiamento di clima repentino può riaccendere i focolai, quindi non si può mollare l’attenzione e l’allerta”. Nel pomeriggio, poi, il Presidente dopo l’incontro di stamane a Bussoleno, Mompantero e Susa, si recherà  a Caprie, Rubiana, Giaveno.

Ora il vento è calato, ma già stasera dovrebbe riprendere. Per questo i vigili del fuoco sono impegnati a consolidare i punti critici. Le fiamme che da giorni devastano il Piemonte non hanno risparmiato il bosco dell’Alevè, la foresta di pini cembri più estesa e antica d’Europa, citata anche nell’Eneide di Virgilio.

Incendi

La situazione è grave in molte aree con decine di migliaia di ettari di bosco carbonizzati nelle valli di Pinerolo, Stura, Varaita, Susa, nelle valli del basso e alto Canavese.

Nel frattempo, i fumi molto densi e ricchi di monossido di carbonio e particolato che si sono riversati a Torino, hanno fatto schizzare i livelli di Pm10 a Torino: valori quattro volte superiori alla media.

Dopo giorni di fumo provocato dagli incendi boschivi, valore record per le “polveri sottili” a Beinasco, nella prima cintura di Torino. La centralina di Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), ha registrato ieri una concentrazione di 354 microgrammi al metro cubo, 7 volte la soglia massima. Il dato è stato confermato, questa mattina, dal “primo livello di validazione”, precisa Arpa. La successiva validazione avviene in una dozzina di giorni, ma l’eventuale scostamento è minimo, spiega l’Agenzia ambientale. Pm10 a quota 204 mcg a Pinerolo, all’imbocco della Valle Chisone, 178 mcg alla stazione di Torino Lingotto.

 

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