Piemonte
Collaborazione tra Città della Salute e Oftalmico per salvare una donna incinta colpita da rarissimo tumore all’occhio
Un caso più unico che raro. Nei giorni scorsi per la prima volta la collaborazione tra Città della Salute ed Oftalmico di Torino ha permesso di salvare una giovane donna al sesto mese di gravidanza, affetta da un gravissimo e rarissimo melanoma oculare.
L’intervento è tecnicamente riuscito e soprattutto il feto è sano e non ha subito ripercussioni. Una donna di anni 28 alla 28esima settimana di gestazione è stata sottoposta ad intervento di enucleazione dell’occhio sinistro, perché affetta da un tumore molto raro di uno dei componenti dell’occhio stesso (coroide/uvea). Tale tumore era un melanoma che colpisce in questa sede e nelle donne in gravidanza meno dello 0,4% delle pazienti affette da melanoma in gravidanza.
L’intervento
La peculiarità di questo caso è rappresentata dalla giovane età della donna e dal fatto che la stessa era al sesto mese di gravidanza. L’équipe di chirurghi che se ne è occupata presso l’ospedale CTO di Torino è stata coordinata dal dottor Luciano Arturi (responsabile del Servizio di Chirurgia Orbito-palpebrale del CTO (servizio che afferisce alla divisione di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva di cui il primario è il dottor Fabrizio Malan), nonché coordinatore del Servizio di chirurgia oftalmoplastica dell’ospedale Oftalmico di Torino).
Da quest’ultimo ospedale la paziente era stata inviata ad un oncologo oculare svizzero di fama internazionale ma, dato che il tumore aveva raggiunto dimensioni troppo grandi, il medico aveva rinunciato ad utilizzare la chemioterapia.
Al suo rientro in Italia la paziente è stata accolta dal dottor Marcello Zanotti, oculista dell’ospedale Oftalmico di Torino, che ne ha affidato il proseguimento cure al Servizio di chirurgia orbito- palpebrale del CTO di Torino.
In tempi molto ristretti (meno di cinque giorni), resi più esigui dallo stato di gravidanza che procedeva, i medici del CTO sono riusciti a coordinare la collaborazione (preziosa ed indispensabile) di valenze polispecialistiche della Città della Salute di Torino, che la rendono un’eccellenza nazionale: l’intervento è riuscito perfettamente consentendo il recupero morfologico dell’orbita.
Per di più, grazie alla particolare tecnica chirurgica cui si è ricorsi, entro un mese dall’intervento la paziente potrà indossare una protesi oculare che renderà praticamente indistinguibile l’orbita sottoposta ad intervento rispetto a quella del lato “sano”. Il tutto è stato condotto nella massima garanzia di sicuro proseguimento della gravidanza, che sarà portata a termine naturale con la nascita di un bimbo che in nessun momento del percorso di cura ha mai subito ripercussioni del delicato intervento cui è stata sottoposta la mamma.
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