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Portici di carta, grande successo in via Roma ma flop in via Sacchi e via Nizza

Redazione Quotidiano Piemontese

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Edizione di Portici di carta a due facce a Torino nel week end appena concluso. Grande affluenza e partecipazione in pieno centro, sull’asse di via Roma, ma clamoroso flop su via Sacchi e via Nizza, quelle che avrebbero dovuto esssere le due grosse novità di questa edizione e su cui il comune aveva puntato l’attenzione in fase di presentazione come rilancio delle due zone.

Qui di seguito le dichiarazioni ufficiali:

Il direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro, Nicola Lagioia: «Conclusione in gloria per questo Portici di Carta, con un oratorio di San Filippo Neri stracolmo, così come stracolme sono state le strade di Torino in questi due giorni dedicati ai libri. Grazie. Noi del Salone Internazionale del Libro siamo un po’ stremati ma felici. Ci prendiamo poche ore di pausa, e poi voliamo a Francoforte alla Buchmesse. Tanti editori italiani e stranieri ci aspettano, per costruire tutti insieme il grande progetto della 31a edizione. Appuntamento dal 10 al 14 maggio e già fra pochissimo con la ripartenza dei Giorni Selvaggi».

«Grande successo per l’edizione di Portici di quest’anno – commenta l’Assessora alla Cultura della Città di Torino, Francesca Leon – dovuta alla partecipazione di tutti e soprattutto dei cittadini che hanno affollato ininterrottamente le bancarelle e gli appuntamenti del programma culturale, dedicando una “due giorni” alla lettura e ai libri».

Sold-out allo spazio eventi dell’Oratorio San Filippo per gli incontri con Erri De Luca, la dedica a Paolo Villaggio, la Premio Campiello Donatella Di Pietrantonio, lo spettacolo di Gabriella Greison dedicato a Marie Curie ed Hedy Lamarr, il reading-concerto di Giorgio Licalzi con Giuseppe Culicchia, Andrea Bajani e Tiziano Scarpa. Sempre affollato lo Spazio Bambini di piazza San Carlo letteralmente preso d’assalto per le fiabe, letture, giochi e animazioni proposte da minibombo editore ospite, dalle Biblioteche civiche torinesi, Associazione Iter e dai ragazzi del Servizio Civile Nazionale.

Per quanto riguarda il flop su via Sacchi e via Nizza vi rimandiamo al post di Gabo su Torino, sempre attento a quanto accade in città.

Sabato, ore 19. Via Sacchi è spettrale. Trovo quattro o cinque banchetti vuoti e nudi, abbandonati lì. Triste, solitario y final, un cartello con la scritta “Presidio Bookcrossing” e tre-quattro cassette della frutta che contengono qualche libro. […] Mi sposto all’imbocco dei portici di via Nizza: lì non vedo ombra di banchi o libri sfusi.

Domenica, ore 12. In via Sacchi i pochi banchi che il giorno prima avevo visto abbandonati e vuoti adesso sono stati smontati, e giacciono tristemente sotto le arcate dei portici. […] Passo in via Nizza. All’inizio vedo soltanto le solite bancarelle che smerciano bandiere calcistiche, occhiali tarocchi e altre meraviglie. Però è mezzogiorno, quindi trovo il coraggio di avventurarmi lungo i portici.
Le uniche bancarelle più o meno librarie in via Nizza, tra il civico 11 e il 13
Cammina cammina, quasi all’angolo con via Berthollet incontro finalmente la Famosa Invasione di Portici di Carta. Scaglionati fra il civico 11 e il 13, su un fronte di una trentina di metri, ci sono sei-sette bancarelle, compresi il gazebo degli Hare Krishna e la postazione di un’associazione caritatevole: però alcune addirittura espongono libri.

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