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Politica

Domenica 17 settembre a Torino un flash mob in favore dei Rohingya in Birmania. Dure critiche alla cittadina onoraria Aung San Suu Kyi

Redazione Quotidiano Piemontese

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Domenica 17 settembre alle ore 17,30 in Piazza Castello a Torino si svolge un flash mob in favore dei Rohingya, la minoranza musulmana perseguitata in Birmania ora Myanmar.

Il leader de facto del Myanmar e premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi , che è cittadina onoraria di Torino è oggetto di aspre critiche dalla comunità internazionale  perchè non sarà presente all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in programma la prossima settimana e per come ha affrontato la siutazione della minoranza musulmana dei Rohingya.

Secondo stime delle Nazioni Unite, circa 370.000 Rohingya hanno dovuto lasciare i propri villaggi e tornare in Bangladesh per la violenta repressione dei militari birmani, iniziata a fine agosto:  situazione che l’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani ha denunciato come pulizia etnica da manuale.

SecondoAung San Suu Kyi “si tratta solo di disinformazione, un pesante iceberg di disinformazione, che deforma il racconto di quel che sta accadendo.

Contro Aung San Suu Kyi si è anche schierata l’altro premio Nobel per la pace Malala Yousafzai che ha criticato la leader birmana per ignorare la pulizia etnica in atto contro la minoranza musulmana nei Rohingyaù: “Ogni volta che leggo le notizie il mio cuore si spezza per le sofferenze del musulmani Rohingya in Myanmar. Nel corso degli ultimi anni ho ripetutamente condannato questa trattamento tragico e vergognoso. Sto ancora aspettando che la mia collega premio Nobel Aung San Suu Kyi faccia lo stesso”.

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