Rercord di attestati sanitari Haccp rilasciati: ecco cosa significa per il Piemonte

Sale repentinamente quest’anno il numero di attestati haccp rilasciati, quelli cioè che tutti gli operatori del settore alimentare hanno l’obbligo di possedere. Un trend che, continuando a crescere, con quasi il doppio delle certificazioni erogate, ci dice che il settore alimentare piemontese è quello che ha saputo incassare meglio di altri i colpi inferti dalla crisi economica. Situazione tutto sommato generalizzata e riscontrata anche su scala nazionale.

Secondo l’ente certificatore e di consulenza Ehaccp.it l’impennata verso l’alto di attestati haccp è sintomo di buona salute, in molti sensi. Il dato positivo ha almeno due significati principali: in primis, testimonia uno stato salute in senso stretto, quella che riguarda la sicurezza pubblica. Più è alto il numero di operatori alimetari con competenze certificate in materia di igiene e sanità, più la sicurezza alimentare di tutti viene tutelata.
Su un secondo piano, essendo il certificato haccp obbligatorio su tutta la filiera, l’impennata di rilasci segna anche uno stato di ‘salute economica’ del settore alimenatare: la crescita del numero di certificati rilasciati equivale a quella di impiegati e dipendenti assunti o riconfermati.
Calcolando ovviamente i dati al netto dei certificati di aggiornamento delle competenze, dal numero di attestati haccp erogati ad un operatore per la prima volta, Ehaccp.it riesce a valutare quanto questo ambito lavorativo, ed in generale il terzo settore, continuino a crescere, incidendo positivamente su occupazione e Pil.
Complice di questo sviluppo, la crisi economica stessa (e la paura di attentati all’estero), che sempre più spesso spinge gli italiani a trascorrere le vacanze in zona, con pacchetti più accessibili, magari da spalmare durante tutto l’anno. Se da un lato si rinuncia alla vacanza dei sogni, dall’altro si aiuta il territorio ad incrementare utili ed occupazione.

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