Cronaca
Torino, morì durante il ricovero: indagati 11 medici
Potrebbe essere stata una patologia non diagnosticata in tempo ad uccidere Marisa Azzolina, 65 anni, donna morta il 18 novembre del 2015. Adesso per quel decesso sono indagati per omicidio colposo 11 medici al lavoro negli ospedali Gradenigo e Maria Vittoria: il gip, spiega La Stampa, ha disposto ieri, con incidente probatorio, una perizia per fare luce sulle cause del decesso della donna. Dopo la morte della donna, infatti, sono stati i familiari a sporgere denuncia.
I fatti: i due ricoveri
La donna viene ricoverata per la prima volta nel luglio del 2015 all’ospedale Gradenigo perché, a seguito di una caduta, aveva un problema al menisco. Dopo un’estate passata dentro e fuori l’ospedale, a causa di peggioramenti (la donna era sempre più debole e inappetente) i medici, a novembre, decisero di ricoverarla una seconda volta.
Quando videro però che la situazione era irrecuperabile i medici decisero di trasferirla all’ospedale Maria Vittoria, dove la donna morì il 18 novembre. A quel punto i familiari decisero di denunciare le due strutture perché ritenevano inspiegabile la morte della donna.
Disposta l’autopsia emerse che il decesso era dovuto a una setticemia. Ma c’è di più: i medici, nelle ultime settimane, avevano scoperto che la donna era affetta dalla sindrome di Guillain-Barré, una malattia, spiega la Stampa,”in cui il sistema immunitario del corpo attacca per errore parte del proprio sistema nervoso periferico”.
L’inchiesta si basa proprio sulla diagnosi della malattia: il gip vuole capire se la malattia poteva essere diagnosticata prima e, soprattuto, se Marisa Azzolina poteva essere curata prima, evitandole cosi il decesso.
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