Economia
Protocollo tra Unione Industriale e Comune di Torino per lo sviluppo dell’area metropolitana
Il Presidente dell’Unione INdustriale Dario Gallina e la Sindaca di Torino Chiara Appendino hanno siglato un protocollo di intesa che intende dare seguito a quanto concordato in occasione del Forum dell’8 giugno 2017 che ha individuato le priorità per lo sviluppo della nostra area metropolitana.
Le macro aree individuate riguardano: l’attrazione degli investimenti, infrastrutture mobilità e burocrazia.
Per quanto attiene gli investimenti, il progetto “Open for Business” è il tavolo istituzionale nel quale si discute dell’attrazione degli investimenti nella nostra area.
In tale ambito va approfondito un programma di incentivazioni all’insediamento di attività economico produttive che possa anche valutare, per un periodo iniziale, agevolazioni su oneri di pertinenza comunale.
L’Unione Industriale di Torino, viste le caratteristiche di eccellenza nel campo della manifattura, così come in quello della formazione universitaria a carattere scientifico e tecnologico, nell’intento di far crescere ulteriormente il nostro territorio in termini di attrattività, sostiene l’opportunità della realizzazione di un grande Manufacturing Technology Centre (MTC) sul modello di quelli realizzati in altre Città europee, con caratteristiche ed obiettivi analoghi ai nostri. Obiettivo è quello di concentrare in un unico luogo fisico risorse e competenze, legate all’innovazione. Il Comune ha condiviso questo obiettivo, invitando l’Unione a promuovere un approfondimento insieme a tutti gli altri stakeholder del territorio, attraverso uno studio di fattibilità, con una location tra quelle nella disponibilità degli Enti Locali, e relativo piano di business.
Per quanto riguarda il tema relativo alle infrastrutture e alla mobilità, si sostiene l’opportunità che si affermi il concetto di mobilità come servizio sia attraverso opere infrastrutturali, sia attraverso una maggiore efficienza del sistema dei trasporti integrati.
Nel breve periodo va accelerata la realizzazione e il completamento di opere già finanziate la cui esecuzione oggi è bloccata dall’iter autorizzativo, quali l’apertura delle nuove Stazioni urbane di Zappata, Doria e Ferriere, l’avvio dei cantieri per l’interconnessione della Ciriè-Lanzo con la Stazione Rebaudengo e il passante ferroviario, il completamento del collegamento viario con la tangenziale sul passante ferroviario, l’avvio della gara della linea SFM5 tra Torino e il polo ospedaliero San Luigi di Orbassano. Unione e Comune condividono in particolare due progetti:
Sperimentazione di veicoli autonomi: Torino può candidarsi a sede di un progetto pilota, in particolare attraverso l’identificazione di spazi su cui effettuare le sperimentazioni e la predisposizione di aree per consentire l’effettivo utilizzo dei veicoli. La sperimentazione e l’utilizzo effettivo di tali veicoli sono subordinati all’adeguamento del Codice della Strada o a specifiche autorizzazioni da parte del Ministero competente.
Connettività applicata alla mobilità: la congestione del traffico può essere ridotta attraverso lo sviluppo di sistemi di connettività intelligente che permettano ad esempio il riconoscimento del veicolo, per accesso ad aree a traffico limitato e la trasmissione di dati sui flussi di traffico. Ciò richiede lo sviluppo dell’infrastrutturazione del territorio e in particolare la copertura 5G. Le sperimentazioni possono essere avviate a partire da specifiche categorie di veicoli, con il fine di predisporre linee guida per possibili estensioni di utilizzo.
Per quanto concerne la sburocratizzazione, è stato espresso l’interesse reciproco a sperimentare progetti concreti e finalizzati a favorire la semplificazione dell’attività amministrativa, con l’obiettivo di facilitare il rapporto tra Imprese e Pubblica Amministrazione.
In particolare l’Unione Industriale e Città di Torino hanno deciso di avviare un progetto sperimentale su procedure ambientali e su procedimenti soggetti alla disciplina dello Sportello Unico Attività Produttive (SUAP), da concludersi entro un anno a partire dalla firma dell’accordo. A tale fine è costituito un apposito gruppo di lavoro per definire e seguire gli aspetti operativi dell’iniziativa.
In conclusione, al fine di dare concreta attuazione al presente protocollo d’intesa, le parti hanno convenuto di riunirsi ogni tre mesi al fine di monitorare l’avanzamento delle iniziative individuate e condivise.
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