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Cultura

Straordinariamente Vercelli, obiettivo raggiunto

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Straordinariamente Vercelli” è stata la nuova sfida di una consolidata rete culturale costituita da quattro enti cittadini: Museo del Tesoro del Duomo, Museo Leone, Museo Borgogna e Arcidiocesi di Vercelli, con la collaborazione della cooperativa sociale AURIVE di Novara, Art in the City Milano e del regista e attore Stefano Guizzi.

Il progetto è stato realizzato con il sostegno di Compagnia di San Paolo, risultando uno dei 31 progetti selezionati tra i 315 presentati per le due edizioni del bando OPEN sull’audience development, in stretta sinergia con Abbonamento Musei Torino Piemonte. Ben 20 le riunioni preliminari del gruppo ideatore per l’organizzazione, dal luglio 2016 sino al maggio 2017.
La rete dei partner esterni coinvolti si è allargata a Radio City, al Piccolo Teatro di Milano, al Museo Civico Fanchini di Oleggio, alla Pinacoteca Albertina di Torino, all’Università di Gottingen e all’Università del Piemonte Orientale e il Servizio Civile Nazionale di Vercelli.

Fin dalle prime battute, nel mese di febbraio, il progetto ha visto il coinvolgimento di molti giovani under 35 e non, ai quali si sono aggiunti 5 ragazzi del Servizio Civile e 5 dell’alternanza scuola-lavoro tutti attivi nelle sedi museali, per un totale di 88 partecipanti alle giornate di workshop sulla teatralizzazione museale. 25 di loro hanno voluto mettersi in gioco, trasformandosi in attori e dando un notevole contributo alla creazione delle visite teatralizzate, anche per gli aspetti della ricerca, drammaturgia, regia e costumi.
Dopo 12 giorni di prove intense, nelle giornate del 10, 17 e 24 giugno si sono concretizzati i risultati di tanti mesi di lavoro: 3 visite teatralizzate, con un totale di 12 repliche, hanno portato nei Musei circa 500 persone, al quale si aggiungono gli oltre 130 passaggi nella ex chiesa di San Vittore per l’evento di video mapping; circa 90 visitatori hanno approfittato dell’apertura serale della chiesa di San Cristoforo. I partecipanti erano prevalentemente provenienti dal Piemonte Orientale (Vercelli, Novara, Biella, Alessandria), ma con presenza anche da Asti, Cuneo, Torino, Milano e Varese. Molte le persone rimaste in lista d’attesa, oltre un centinaio, che si sono dichiarate interessate ad un eventuale ripetizione dell’esperienza.
Attraverso i circa 600 questionari somministrati e compilati, è emerso un alto livello di gradimento delle teatralizzazioni. Generalmente è stata per molti la prima esperienza di visita teatralizzata, con un target prevalente tra i 45-54 anni, ma con numerosa partecipazione della fascia tra i 25-34 anni.

Scopo principale del progetto era l’audience development, strategia di innovazione sociale che vede al centro il pubblico e la sua partecipazione attiva in ambito culturale come motore di crescita e di sviluppo in termini di coesione, oltre che competitività sul territorio. L’obiettivo è stato pienamente raggiunto sotto vari aspetti: buona parte del pubblico ha dichiarato di essere alla prima esperienza di visita nei musei cittadini, confermando il successo dell’evento e il suo gradimento; la sfida dei musei di comunicare e promuovere meglio e insieme anche con forme comunicative diverse, quali un video promozionale realizzato da un videomaker professionista e la presenza di una communication strategist esterna alla realtà cittadina e museale; la volontà di scoprire una città, il suo patrimonio artistico e culturale con una modalità coinvolgente e innovativa.

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