Ambiente
I fiumi del Piemonte sempre più in secca
Le scarse precipitazioni, le temperature elevate e la fusione anticipata della neve stanno influenzando in modo negativo, in Piemonte, il volume delle acque superficiali dei corsi d’acqua secondo Arpa Piemonte, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale.
Nelle prime tre settimane di giugno 2017 sull’intero bacino idrografico del Po alla confluenza con il Ticino sono stati registrati complessivamente 56 mm di pioggia, per lo più concentrati tra il 4 e il 6 giugno.
La scarsità di precipitazioni è stata accompagnata anche da una anomalia positiva di temperatura come mostrato nella figura sottostante che descrive l’andamento della temperatura media giornaliera sul Piemonte dall’inizio dell’anno, fornendo indicazioni sulle anomalie rispetto alla norma climatica e il loro confronto con la storia del periodo a partire dal 1958 fino ad oggi.
Anomalia della temperatura media sul Piemonte
Sull’intero bacino del Po, l’equivalente idrico della neve SWE (snow water equivalent), dai primissimi giorni di giugno è in progressiva diminuzione e ha raggiunto 160 Mmc; tale valore è al di sotto del 1° decile storico. Come si evince dalla figura si sta assistendo ad una fusione anticipata della quantità di neve presente su tutto l’arco alpino.
Andamento del volume di acqua (in milioni di mc) immagazzinato sotto forma di neve nel bacino occidentale del Po (linea blu continua) a confronto con la media storica (linea tratteggiata) e con la variabilità stagionale (area grigia)
Le riserve idriche disponibili invasate al 18 giugno 2017 sono stimabili in circa 233 milioni di mc, pari al 60% circa della capacità massima teorica complessiva.
La combinazione di scarse precipitazioni, temperature elevate e fusione anticipata della neve influenza negativamente i deflussi superficiali. In alcune sezioni idrometriche del bacino del Po piemontese, si stanno già osservando localmente valori di portata inferiori al minimo deflusso vitale.
Le portate osservate all’idrometro di Isola S. Antonio (AL) sezione di chiusura della parte piemontese del bacino del Po, sono attualmente al di sotto della media storica; l’ultimo dato disponibile è pari a 204 mc/sec circa 65 % in meno del valore medio mensile storico calcolato per il periodo 1995-2015.
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