Economia
Cresce il clima di fiducia per le imprese torinesi
Clima di fiducia favorevole per le imprese torinesi, con indicatori allineati (nel caso del manifatturiero) o appena al di sotto (per i servizi) rispetto a quelli di marzo. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale dell’Unione Industriale di Torino. Il tasso di utilizzo degli impianti – spiega l’indagine – sale al 77% e si profila una ripresa dell’occupazione alla luce del minore ricorso alla cassa integrazione e della crescita del 20% dei lavoratori interinali.
Manifatturiero
Nel comparto manifatturiero gli indicatori su produzione e ordini sono praticamente identici a quelli rilevati a marzo, su valori decisamente positivi. Per le oltre 250 aziende del campione le attese sui livelli produttivi rimangono più o meno stabili, da +15,5 a +15,9%.
Servizi
Anche nel settore dei servizi prevalgono prospettive positive, sia pure con indicatori in assestamento rispetto a marzo. I saldi ottimisti-pessimisti sui livelli di attività perde quattro punti, pur restando ampiamente positivo. Restano favorevoli le previsioni occupazionali. Stabile l’utilizzo delle risorse, già molto elevato. A livello settoriale prevalgono attese espansive sia nel comparto ICT che negli altri comparti dei servizi.
Le oltre 100 aziende del campione sono ancora ottimiste sulle prospettive per il prossimo trimestre. Il saldo ottimisti-pessimisti sui livelli di attività passa dal +21,4% di dicembre, al +17,5%.
Variano di poco le attese sugli ordini totali, che passano da +25,4 a +15,7%, mentre i saldi sull’occupazione passano da +14,3 a +12,3%. Il ricorso alla CIG resta attestato ai minimi fisiologici (5,8%). Rimane invariato il tasso di utilizzo delle risorse (83,7%).
Accelerano le previsioni di investimento: il 27,4% delle imprese ha in programma investimenti significativi (era 21,4% a marzo).
Export
Si rafforzano le prospettive dell’export, confermando il recupero registrato lo scorso trimestre. Si consolida la buona dinamica degli investimenti, con percentuali vicine alle fasi di crescita. Si consolida la buona dinamica degli investimenti, con percentuali vicine alle fasi di crescita.
Varia poco il ricorso agli ammortizzatori sociali, con percentuali quasi fisiologiche. Sale di circa un punto l’utilizzo degli impianti, avvicinandosi al massimo storico del 1988.
Rimane ampia la “forbice” tra imprese con oltre 50 addetti (decisamente più ottimiste) e quelle più piccole, dove i giudizi, pur favorevoli, sono molto più attenuati.
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