Cronaca
Don Ciotti sulla scarcerazione di Riina: giusto assicurare le cure, il tribunale deciderà con cognizione
Don Luigi Ciotti, presidente di Libera contro le Mafie, ha voluto intervenire nel dibattito relativo ad una eventuale scarcerazione di Totò Riina a seguito del pronunciamento della cassazione. Riportiamo qui di seguito l’intervento di Don Ciotti pubblicato sul sito di Libera.
Il diritto a morire dignitosamente vale per ogni persona detenuta, in accordo a quella più ampia umanizzazione della pena che contrassegna la civiltà di un Paese, come ci ricorda la Costituzione.? Non fa eccezione Toto Riina, al quale è giusto assicurare tutte le cure necessarie in carcere e, se occorre, in ospedale, affinché la detenzione non aggravi le sue condizioni di salute. Sull’ipotesi – avanzata dalla Cassazione – di una mutazione della pena detentiva in arresti domiciliari, sono certo che il Tribunale di Bologna valuterà con saggezza e piena cognizione di causa, tenendo conto di tutti i fattori in gioco.? Perché certo c’è una persona malata, al quale lo Stato deve riservare un adeguato trattamento terapeutico a prescindere dai crimini commessi e dalla presenza o meno – che in questo caso non c’è stata – di una presa di coscienza, di un percorso di ravvedimento e di conversione. ?Ma c’è anche una vicenda di violenza, di stragi e di sangue che ha causato tante vittime e il dolore insanabile dei loro famigliari. Molti di loro ho avuto la fortuna di conoscerli, e di apprezzarne il coraggio e la fermezza d’animo, la ricerca di verità e la speranza incrollabile nella giustizia, il rispetto per le istituzioni e la volontà di trasformare il dolore in impegno, in contributo alla costruzione di una società più giusta.
C’è dunque un diritto del singolo, che va salvaguardato.? Ma c’è anche una più ampia logica di giustizia di cui non si possono dimenticare le profonde e indiscutibili ragioni.
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