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Ambiente

CinemAmbiente, il programma della giornata di chiusura #WorldEnvironmentDay

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Giornata mondiale dell’ambiente (#WorldEnvironmentDay #WithNature2017) segna, come tradizione, l’ultimo giorno di Festival, che organizza diverse iniziative in occasione della ricorrenza. Il primo appuntamento, in cartellone in specifica concomitanza con il World Environment Day #WithNature 2017, è il convegno Città e società in transizione – Verso uno sviluppo inclusivo e a basso impatto ambientale, organizzato dal Festival CinemAmbiente e dal Centro internazionale di formazione dell’OIL-Organizzazione internazionale del lavoro (ore 9.30-12.30, presso ITCILO – Centro Internazionale di formazione, viale Maestri del Lavoro 10). L’incontro è dedicato al fenomeno in diffusione delle Transition Towns, le comunità che si organizzano per effettuare il passaggio da un’economia fondata sulla crescita illimitata, sul petrolio a basso costo e il consumo elevato di combustibili fossili, a uno sviluppo locale sostenibile, resiliente e creativo. Fondato dall’insegnante e ambientalista Rob Hopkins, il movimento delle Transition Towns, che ha avuto le sue prime sperimentazioni tra il 2005 e il 2006, a Kinsale, in Irlanda, e a Totnes, cittadina inglese nel Devon, si è allargato oggi a circa 2000 realtà in tutto il mondo. In parallelo al possibile cambiamento delle comunità urbane di oggi e di domani, il convegno approfondirà anche il concetto di “transizione equa” (just transition), promosso dall’OIL, l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere la giustizia sociale e i diritti umani internazionalmente riconosciuti, con particolare riferimento a quelli riguardanti il lavoro. Al dibattito parteciperanno esperti di economia sostenibile, responsabili dell’ILO Green Jobs Programme, testimoni dell’esperienza delle Transition Towns e rappresentanti del mondo del lavoro a livello internazionale. Il convegno sarà introdotto dalla proiezione di Totnes, prove di cambiamento di Claudia Apostolo e Mia Santanera che documenta i dieci anni di esperienze nella cittadina del Devon culla della transizione.

Nel pomeriggio, in concomitanza con il proprio ventennale, CinemAmbiente, in qualità di fondatore del Green Film Network (GFN), la rete che riunisce gran parte dei più importanti festival cinematografici ambientali del mondo, organizza uno speciale ecotalk dal titolo Can Movies Save the Planet? (ore 15.30, Circolo dei lettori). L’incontro, a cui interverranno i direttori e i responsabili di molte delle manifestazioni associate, sarà occasione per un comune bilancio pubblico e per approfondire il ruolo, le potenzialità e le prospettive dei festival di settore nel promuovere efficacemente una nuova cultura che presti maggiore attenzione ai rapporti tra l’uomo e il suo ambiente naturale e sociale e a possibili modelli alternativi di sviluppo.

Nel secondo pomeriggio e in serata i riflettori saranno puntati sui due autori a cui sono stati attribuiti i riconoscimenti speciali della 20a edizione del Festival. Vincitore del Premio Le Ghiande – assegnato ogni anno a un autore che abbia radicato nella propria opera letteraria il tema dell’ambiente e della natura – Matteo Righetto, sarà protagonista di un incontro (ore 18, Circolo dei lettori) con lo scrittore Tiziano Fratus, e con la critica letteraria Serenella Iovino, in cui racconterà sé stesso e il suo lavoro. Dialogo a tre tra esperti e appassionati della narrativa a tema ambientale, l’incontro si soffermerà sulla centralità del rapporto Uomo-natura e dell’amore per le montagne nell’opera dello scrittore padovano, autore, tra gli altri suoi titoli, di una “tetralogia” alpina, inaugurata con il fortunato La pelle dell’orso, il romanzo poi trasposto al cinema in un film diretto da Marco Segato ed interpretato da Marco Paolini, presentato non a caso come un “western dolomitico”. Matteo Righetto si soffermerà anche sul suo libro di imminente uscita, L’anima della frontiera, ritratto storico delle famiglie che a fine Ottocento vivevano nell’alta Val Brenta, dove si coltivava il pregiato tabacco Nostrano, primo titolo di una nuova trilogia dello scrittore per l’editore Mondadori.

Il Festival conclude le proiezioni con La Vallée des loups (ore 21.30, Cinema Massimo 1), di Jean-Michel Bertrand, regista a cui viene assegnato il Premio Movies Save the Planet 2017, a riconoscimento del valore del complesso della sua opera nell’ambito della cinematografia ambientale. Già autore di Vertige d’une rencontre, film presentato al Festival CinemAmbiente 2011 e dedicato alla compagna segreta dei suoi sogni di bambino, la grande aquila reale, il documentarista francese compie con il suo ultimo lavoro un’altra immersione totale nella natura con un nuovo, vertiginoso obiettivo. Frutto di un sogno da tempo coltivato, apparentemente folle, diventato via via quasi ossessivo, l’ultimo lavoro del regista è la storia di un lungo, ripetuto viaggio sulle montagne più solitarie e incontaminate delle Hautes Alpes per riprendere i lupi nel loro habitat naturale, nei boschi e nelle vallate in cui essi hanno fatto stabilmente ritorno da oltre venticinque anni. Nel corso di un intero triennio trascorso in appostamenti e periodici bivacchi all’aperto, con qualunque tempo e in qualunque stagione, il regista francese ha seguito le tracce dei fiabeschi predatori e li ha avvicinati, riuscendo a poco a poco a farsi accettare dal branco e a raccontarne la vita in un film che supera i canoni del documentario naturalistico per farsi testimonianza diretta delle emozioni dell’autore. La proiezione sarà preceduta da un incontro con il regista e con Luca Mercalli.

In contemporanea, sempre alle ore 21.30, la Mole si “accenderà” di verde. Il Festival aderisce infatti al WED Green Lighting, la manifestazione promossa a livello mondiale dall’Environment Programme dell’ONU per celebrare lo specifico tema della Giornata dell’ambiente di quest’anno, “Connecting with Nature”. Il simbolo architettonico di Torino diventerà così parte di una traiettoria green che congiungerà svariati punti iconici del Pianeta – dall’Empire State Building di New York alle Cascate del Niagara, dalla CN Tower di Toronto al Canale di Panama, dal Cristo Redentore di Rio de Janeiro all’Hôtel de Ville di Parigi a vari altri nel mondo – in nome della difesa dell’ambiente.

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