Ambiente
Si farà la ciclabile corso Matteotti fino a corso Vittorio Emanuele II, piazza Carlo Felice, via Sacchi e via Nizza a Torino
La Giunta Comunale ha approvato questa mattina lo studio di fattibilità tecnica per la viabilità ciclabile 2017. La delibera consente alla Città di partecipare al Bando Regionale previsto dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, un programma di interventi per lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali.
Con l’approvazione dell’atto, che ha già recepito le osservazioni della Circoscrizione Centro-Crocetta e del Tavolo della Mobilità Ciclabile, si definisce la realizzazione di un percorso ciclabile da corso Matteotti fino a corso Vittorio Emanuele II e piazza Carlo Felice, via Sacchi e via Nizza: tale connessione permetterà la fruibilità in tutta sicurezza e la messa a sistema degli assi ciclabili di via Nizza (futura realizzazione) e via Sacchi con quello di corso Matteotti e, conseguentemente, con tutta le rete ciclabile della Spina (corsi Inghilterra – Principe Oddone), al momento scollegati. Il tracciato non passerà quindi più da via Gramsci, come ipotizzato in precedenza, ma lungo via XX Settembre, nel tratto tra i corsi Matteotti e Vittorio Emanuele II.
L’ intervento realizzerà, di fatto, un importante collegamento, consentendo la connessione ciclabile tra Porta Susa e Porta Nuova e, soprattutto, garantendo un primo attraversamento sicuro, segnalato e protetto del nodo di Piazza Carlo Felice, di fronte alla stazione Porta Nuova.
I lavori, che prevedono la riorganizzazione della carreggiata stradale, degli spazi di sosta e degli attraversamenti, oltre che interventi sulle intersezioni viabili semaforizzate presenti sul tracciato e sulla segnaletica, consentiranno di risolvere alcune situazioni critiche che penalizzano chi utilizza la bicicletta e di soddisfare l’obiettivo strategico stabilito nel Biciplan di portare al 15%, entro il 2020. la percentuale degli spostamenti quotidiani di chi si muove in città spingendo sui pedali.
Con la delibera vengono anche destinate risorse alla messa in sicurezza di alcuni punti di viabilità ciclabile e pedonale (definiti “buchi neri”), che verranno selezionati tra quelli segnalati come pericolosi dalle associazioni di categoria e dalle Circoscrizioni.
L’importo totale stanziato con la delibera assomma a 200mila euro.
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