Il caso di Raffaello Bucci, l’ex ultras bianconero diventato collaboratore della Juve e morto nel luglio 2016, dopo essersi gettato da un viadotto a Fossano, si allargacoinvolgendo anche i servizi segreti che lo avevano utilizzato  per il suo ruolo di collegamento tra tifosi e società. 

Secondo la deposizione di un dipendente dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna messo a disposizione dei magistrati dalla Presidenza del Consiglio dopo il suicidio Raffaello Bucci aveva un rapporto fiduciario con l’agenzia. Il suo ruolo era di trovare informatori e collaboratori per i servizi e gestirli rispetto all’ infiltrazione di frange eversive e di estremismo politico nelle curve.