Cronaca
Gioco d’azzardo, nel 2016 a Torino nel 70% dei controlli sono state riscontrate irregolarità
Il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, il Generale di Brigata Gioacchino Angeloni, ha illustrato le attività svolte dal Corpo, mentre il Comandante del Gruppo territoriale di Torino, il Colonnello Giuseppe Coppola, ha fornito un quadro degli interventi effettuati su giochi d’azzardo illegali e contrasto alla contraffazione durante l’audizione nella seduta congiunta delle Commissioni Legalità, III e IV, presieduta da Carlotta Tevere.
In Italia, l’industria del falso vale quasi 7 miliardi di euro – ha spiegato il colonnello – e causa un mancato gettito all’erario di 5,7 miliardi. Ed è un mercato in crescita esponenziale, come dimostrano i numeri dei sequestri di merce, passati dai 90 milioni del 2006 ai 180 milioni di pezzi nel 2016. Il mercato è in crescita grazie alla facilità degli acquisti via internet, che garantiscono l’anonimato (negli ultimi 3 anni la GdF ha sequestrato 956 siti web; 620 solo nel 2016) e ormai non riguarda più solo beni di lusso e costosi, ma anche giocattoli, prodotti per l’infanzia e medicinali.
Per quanto riguarda il gioco d’azzardo – ha proseguito il colonnello Coppola – nel 2015 in Italia si sono registrati 90 miliardi di euro di giocate (con un introito per lo Stato di 8 miliardi), 5 miliardi dei quali in Piemonte (1 miliardo a Torino). Un giro d’affari che attrae sia la criminalità organizzata che quella comune e che spinge la Guardia di Finanza ad operare per contrastare gli evasori fiscali, tutelare il mercato e gli operatori onesti, proteggere i consumatori e contrastare il gioco minorile. Nel 2016 a Torino sono stati effettuati 100 controlli, con irregolarità riscontrate nel 70% dei casi, che hanno causato un mancato versamento all’erario di 500mila euro e hanno portato a 42 sequestri amministrativi e 620 sequestri penali. Le percentuali di irregolarità sono elevate – ha chiarito Coppola – perché i controlli sono mirati e di solito vengono effettuati su obiettivi selezionati dopo analisi di rischio.
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