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Irene Dionisio è la nuova direttrice del Torino Gay & Lesbian Film Festival

Redazione Quotidiano Piemontese

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Irene Dionisio, giovane e talentuosa regista, è la nuova direttrice del Torino Gay & Lesbian Film Festival alla cui presidenza, nei giorni scorsi, è stato nominato Giovanni Minerba. Sono state anche decise le date della rassegna cinematografica che oggi vuole ulteriormente consolidare il proprio ruolo nel panorama cinematografico nazionale e internazionale: il TGLFF si svolgerà dal 15 al 20 giugno 2017 a Torino, nella città in cui è nato, presso la Multisala Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema.

“Questa nomina è il frutto di un importante lavoro di squadra che ci ha visti, come Regione Piemonte, impegnati in prima linea per garantire il futuro di questa manifestazione” afferma soddisfatta Antonella Parigi, assessora alla Cultura della Regione Piemonte.

Francesca Leon e Marco Alessandro Giusta, assessori alla Cultura e alle Pari Opportunità della Città di Torino che hanno creduto molto in questo percorso di rinnovamento commentano: Crediamo che a Torino, fra i tanti motivi che la rendono una città all’avanguardia – sia in ambito culturale sia nella salvaguardia dei diritti di tutte e tutti – ai primi posti ci sia senza dubbio il TGLFF”.

“Il Museo Nazionale del Cinema è felice che a dirigere il TGLFF sia stata chiamata Irene Dionisio – sottolinea Paolo Damilano, Presidente del Museo Nazionale del Cinema. È una giovane risorsa del panorama cinematografico torinese, già conosciuta e apprezzata anche a livello internazionale, e che proprio a Torino, grazie al supporto della Film Commission Torino Piemonte, ha realizzato il suo film “Le ultime cose” presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. A lei l’augurio che consolidi l’esperienza culturale e disciplinare maturata in oltre 30 anni dal Festival in coerenza con le altre iniziative e manifestazioni del Museo Nazionale del Cinema.”

Carriera

Irene Dionisio, regista ed artista visiva nata a Torino nel 1986, è laureata in Filosofia della Storia. Si è inoltre formata con il collettivo curatoriale d’arte pubblica a.titolo, che attualmente produce i suoi documentari, con il documentarista Daniele Segre e con la regista Alina Marazzi.

Ha collaborato come regista e/o autrice con numerose case di produzione nazionali e internazionali. Cura dal 2010 progetti sociali, culturali legati a tematiche politiche quali l’integrazione e le questioni di genere.

La sua produzione artistica include video-installazioni e documentari, fra cui Sponde. Nel sicuro sole del nord (2015) e La fabbrica è piena. Tragicommedia in otto atti (2011) che hanno partecipato a vari festival internazionali e ricevuto numerosi premi tra i quali il Premio Cariddi, il Premio Solinas, il Premio Scam e il Premio della Giuria al Cine Verité in Iran. I suoi video sono stati esposti al Pac di Milano, al Museo Berardo di Lisbona e al MamBo di Bologna.

Le ultime cose (Tempesta) è il suo primo lungometraggio di finzione, presentato in anteprima mondiale durante la Settimana della Critica di Venezia e distribuito dall’Istituto Luce Cinecittà nell’autunno 2016.

“Lavoreremo per un festival che, sempre concentrandosi sulle tematiche LGBTQI, sposi la straordinaria tradizione trentennale – bagaglio politico e culturale di estremo valore – coltivata con cura da Giovanni Minerba, alle nuove tendenze di ricerca nell’arte cinematografica dei festival internazionali e non solo” commenta la neodirettrice Irene Dionisio. “Il futuro festival, in piena fase di riprogettazione, mettendosi in rete con le realtà cittadine già presenti e operative sul territorio e con festival italiani ed internazionali storici si impegnerà a proporre e stimolare un dibattito pubblico e laboratoriale sui nuovi sviluppi cinematografici e tematici il più possibile aperto all’intera comunità”.

 

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