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Cronaca

Sgominata a Mondovì una banda che spacciava droga a minorenni, 7 arresti

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il 17 febbraio scorso, i carabinieri di Mondovì hanno arrestato tre persone residenti nel monregalese, nonché ulteriori quattro persone destinatari di misure cautelari dell’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G. e divieto di dimora in provincia di Cuneo.

Le misure cautelari sono state emesse dal GIP del Tribunale di Cuneo, su richiesta della locale Procura della Repubblicaper i reati di detenzione ai fini di spaccio, in concorso, di sostanze stupefacenti, principalmente di tipo Hashish e Marijuana.

Il provvedimento restrittivo è scaturito da indagini condotte dal NOR della Compagnia CC di Mondovì protrattesi per alcuni mesi nel corso delle quali sono stati acquisiti inconfutabili elementi di colpevolezza nei confronti degli indagati i quali rifornivano di droga giovani, molti dei quali studenti (tra cui anche minorenni di 13 e 14 anni), abitanti nel monregalese e fossanese.

Le indagini hanno consentito di accertare che lo stupefacente venduto dai “pusher” veniva acquistato all’ingrosso a Torino per poi essere ceduto nella zona antistante la stazione ferroviaria di Mondovì frequentata, durante il periodo scolastico, dagli studenti provenienti da fuori città.

In particolare le indagini presso lo scalo ferroviario, condotte dai militari con metodi di “tradizionali”, costituiti da appostamenti, pedinamenti e riprese video, hanno consentito di svelare la portata dello smercio di droghe nell’area presidiato da un certo numero di “vedette” con il compito di avvisare gli spacciatori in caso di arrivo delle Forze dell’Ordine.

Per quanto riguarda la posizione dell’italiano tratto in arresto, le indagini hanno accertato che la Marijuana veniva direttamente coltivata e prodotta da quest’ultimo all’interno di una proprietà sita a Farigliano (CN), con la complicità di alcuni familiari, per poi essere rivenduta ad una propria cerchia di clienti, i quali a loro volta la spacciavano ai tossicodipendenti, anche studenti minorenni.

Sono state complessivamente 7 le persone raggiunte dalle misure cautelari, altre 11 indagate a piede libero, a vario titolo, per violazione alla legge sugli stupefacenti, eseguite 15 perquisizioni domiciliari ed al sequestro complessivo di circa tre etti fra Hashish e Marijuana.

Per alcuni degli indagati, in particolare quelli sottoposti a misura cautelare in carcere od ai domiciliari, è scattata l’aggravante dello spaccio di droga a minori, fattispecie penale che inasprisce le pene previste per questo tipo di reato.

Gli extracomunitari arrestati o denunciati, che beneficiavano del programma di protezione in quanto richiedenti asilo ed ospitati in strutture ricettive del monregalese, sono stati segnalati dai carabinieri alla Prefettura di Cuneo che avvierà ora la procedura di revoca dello status di richiedenti asilo in Italia e dell’accoglienza ad esso correlata.

L’attività investigativa convenzionalmente denominata “Indagine Kapon”, prende il nome dal principale indagato di origine gambiana e già richiedente asilo.

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