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Presentato il piano regionale del Piemonte per l’immigrazione per un approccio di sistema

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Regione Piemonte ha presentato i 3 progetti di informazione e formazione sull’accoglienza per tutta la regione con azioni di cooperazione nei Paesi d’origine. La Regione Piemonte in questi anni ha intrapreso un percorso grazie per costruire politiche volte ad affrontare l’accoglienza con un approccio di sistema che ha messo al centro gli operatori/trici delle numerose organizzazioni del privato sociale. In Piemonte ci sono 14.080 migranti accolti in Piemonte, l’8 percento di quelli presenti in Italia, di questi 1.242 sono inquadrati con i progetti Sprar dei comuni.

Ricorda l’assessora Monica Cerutti: “I progetti che abbiamo messo in campo hanno l’obiettivo di rendere strutturale il sistema dell’accoglienza in Piemonte. Con il progetto VE.S.T.A per esempio abbiamo l’ambizione di migliorare i servizi pubblici che si relazionano con la popolazione straniera formando e aggiornando gli operatori/trici sulle diverse normative. Il progetto Petrarca, giunto alla sue quinta edizione, si occupa di realizzare un piano regionale per la formazione civico linguistica dei cittadini/e di Paesi Terzi. Non solo dunque accoglienza intesa in senso stretto, ma anche percorsi di inclusione e informazione volta a prevenire possibili discriminazioni anche tramite il progetto “Piemonte contro le discriminazioni”

Regione Piemonte ha anche firmato un protocollo di collaborazione con i cinque Centri Servizi per il Volontariato piemontesi. L’obiettivo è di approfondire la conoscenza del livello di partecipazione attiva alla vita sociale e civile degli stranieri/e e attivare processi di inclusione attraverso lo svolgimento di attività di volontariato che consentano allo straniero/a di acquisire e svolgere un ruolo attivo e partecipe» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte che poi ha concluso dicendo – «Dobbiamo anche comprendere le ragioni che spingono i cittadini stranieri a migrare. La Costa d’Avorio per esempio è la seconda nazione in questo periodo dalla quale provengono il maggior numero di migranti. La nostra amministrazione regionale ha attivato un progetto insieme al Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle economie locali sostenendo politiche pubbliche rivolte ai giovani ivoriani e senegalesi.

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