“Love Life Peace”, Raphael Gualazzi al Teatro Colosseo

“Stasera ho voglia di cantare di gridare e poi ricominciare”, canta Raphael Gualazzi, tornato a Torino, nella cornice del Teatro Colosseo, con il suo bel mix di generi ed influenze musicali, caratteristica che lo ha sempre contraddistinto.

In forma, tanto da lasciare il piano per lanciarsi in qualche mossa swing e capace come sempre di spaziare dal jazz, al blues, alla fusion, fino al western pop, come nel tormentone che lo ha condotto a Torino “L’estate di John Wayne”.

Ma c’è molto di più nel suo ultimo disco, come nel suo spettacolo, “Love, life, Peace”, dove spiccano originalità e versatilità, che lo portano fino alla musica western, con il perenne tentativo di coniugare suoni retrò, con quelli decisamente più moderni. Missione compiuta, per un artista che riesce ad unire un pubblico apparentemente diverso, basti pensare che la sua fama la deve a Sanremo Giovani, ma che l’estrazione musicale è di altissimo livello, come pianista e musicista jazz.

Ci sono momenti di grande intensità, come nel suo celebre assolo di piano, alternati a momenti più leggeri e note pop, spaziando dai brani del nuovo album (Love life peace), come “L’estate di John Wayne ”, “Right to the Dawn”, “Mondello Beach”, “All Alone”, per citarne alcuni a quelli del suo album più noto (Reality and Fantasy), come “Flollia d’amore”, “Lady O” “”Reality and Fantasy“.

Ma è su “Run Joe” che troviamo il Gualazzi che ci piace, quello più spontaneo, ritmato e divertente.
Colpi di scena, elementi della band che scendono tra il pubblico per suonare, luci spettacolari, Raphael simpatico e dinamico, incapace spesso di stare fermo al piano, un sold out atteso e alla fine applausi a scena aperta, anche grazie ad un generoso terzo bis, con la gente ormai in piedi per lasciare il teatro. Ne è passata di acqua sotto i ponti dal quel Sanremo giovani.

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