Ambiente
In Piemonte i più bei paesaggi autunnali d’Italia secondo il Touring Club
Il Touring Club ha pubblicato una classifica dei luoghi in cui vedere i più bei spettacoli di foliage in Italia, dove per foliage si intende “periodo in cui le foglie si tingono di giallo e di rosso, donando al paesaggio un’esplosione di colori caldi e forti dal sapore romantico.”
I cima alla classifica c’è il Parco regionale del Monte Beigua, nel genovese, con i suoi faggi. Ma subito dietro si piazza un terzetto tutto pieontese.
In seconda posizione ci sono infatti i castagni del Roero
L’itinerario ha inizio a Montà, nei pressi del Centro outdoor Valle delle Rocche, tra numerosi vigneti e frutteti che si aprono in una vallata panoramica, per poi proseguire su alcuni costoni di Rocche e immergersi nell’ombra e nel fresco di una discesa che serpeggia tra castagni e querce, giungendo a un laghetto artificiale. Il sentiero giunge qui al suo tratto più avventuroso: si serpeggia nella vallata umida e si risale gradatamente verso la cosiddetta Via Lunga, strada ampia e agevole, dal fondo sabbioso. Ritornando in direzione di Montà si giunge al Bric Torniola, un’area in cui dominano i più imponenti esemplari di castagno, noti per la loro produzione di castagne “della Madonna”, a maturazione anticipata.
Poi il TCI piazza i boschi dei monti biellesi
Dalla Bocchetta di Stavello (1206 m) lungo la Panoramica Zegna che parte da Trivero si scende tra i boschi di faggi lungo un’antica mulattiera fino al Ponte della Babbiera (692 m), ponte in pietra risalente all’epoca medievale, a doppia arcata molto ben conservato e transitabile a piedi o in bici. Qui passa il percorso segnalato come Itinerario Dolciniano, sentiero mulattiera, che nei tempi remoti serviva per la transumanza delle mandrie di bestiame e che univa la zona del Triverese (Bocchetta di Stavello – Caulera) con quella dell’ Alta Valsessera.
E in quarta posizione ancora Piemonte con i larici dell’Alpe Veglia, nel verbano
Da San Domenico (1420 m) si segue la strada fino a Ponte Campo (1320 m), si attraversa il torrente Cairasca e si imbocca il sentiero per l’Alpe Veglia. La strada inizia a salire con una serie di tornanti, fino ad affacciarsi sulla sottostante profonda vallata del torrente Cairasca. Dopo un’altra salita si arriva alla Cappella del Groppallo (1723 m). Dal Groppallo si prosegue in falsopiano fino ad arrivare al pianoro dell’Alpe Veglia. Qui la conca è circondata dai boschi di larici dalla tinta giallo oro dell’autunno.
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