Cronaca
Con 4 complici terrorizzò il Roero un anno fa: arrestato in Albania
E’ stato arrestato e rinchiuso nel carcere romano di Rebibbia il quinto responsabile di una lunga serie di reati nel Roero. Pesanti le accuse: rapina aggravata, morte come conseguenza di altro delitto, furto e ricettazione.
Nel pomeriggio del 21 giugno 2015, a Pollenzo, frazione di Bra, due sconosciuti entrarono con una scusa in casa di una sarta pensionata 84enne, Mariangela Prandi. I malfattori misero a segno una rapina ai suoi danni, poi i vicini di casa rinvennero la donna cadavere sulle scale.
I primi rilievi permisero di notare che il cadavere, riverso lungo le scale, aveva ancora addosso ancora pezzi di nastro da imballaggio con cui l’anziana era stata imbavagliata e legata ad una sedia. La donna, dopo che i rapinatori si erano allontanati, era poi riuscita a liberarsi e, nello scendere le scale di casa per chiedere aiuto cadde urtando la testa con violenza, e morì sul colpo. I malviventi fuggirono con un magrissimo bottino: 5 euro, un binocolo e un telefonino.
L’anziana, molto conosciuta in paese, talvolta giocava al Lotto in una tabaccheria e, qualche settimana prima, aveva vinto alla lotteria 4300 euro. Lei non ne aveva fatto mistero, aveva invitato gli abitanti della borgata a un pranzo in un noto ristorante della zona per festeggiare.
Ed è proprio su quella vincita al Lotto che si erano concentrate le indagini: evidentemente qualche malintenzionato lo aveva saputo decidendo poi di colpire la pensionata.
Indagini complesse, durate un anno con intercettazioni telefoniche, ambientali e prolungati pedinamenti in varie località italiane che hanno consentito, non solo di fare piena luce sull’assurda morte dell’anziana ma anche di addebitare al gruppo criminale altri furti in abitazione, perpetrati di notte e con persone in casa, nel Roero e che avevano generato forte allarme sociale nella popolazione. Quattro, dei cinque autori della rapina ed altri reati contro il patrimonio commessi in quel periodo tra Alba e Bra, vennero arrestati l’estate scorsa in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il quinto complice, raggiunto anch’egli da un provvedimento cautelare, il 21enne pregiudicato albanese Dorian Gjoka residente in provincia di Milano, si era reso irreperibile. Da allora però i carabinieri del Reparto Operativo di Cuneo, insieme ai colleghi di Bra, non avevano mai smesso di cercarlo. Monitorando il giro delle sue frequentazioni in Italia i militari sono riusciti a localizzarlo, monitorandone tutti i suoi spostamenti, in Albania, suo paese d’origine dove si era rifugiato pensando di averla fatta franca dopo il delitto di Pollenzo.
Un mese fa però l’Autorità Giudiziaria e la polizia dell’Albania, su attivazione di carabinieri e Procura della Repubblica di Asti, lo hanno arrestato e, la sera di venerdì 28 ottobre è arrivato, sotto scorta, all’aeroporto internazionale di Roma-Fiumicino, estradato dall’Albania. E’ stato preso in consegna dai carabinieri di Cuneo che gli hanno notificato la misura cautelare rinchiudendolo nel carcere romano di Rebibbia.
Nei prossimi giorni sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia.
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