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Cultura

L’11 novembre arriva il Festival dell’Oralità Popolare

Redazione Quotidiano Piemontese

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Per la prima volta il Festival dell’Oralità Popolare cambia sede, non più nelle piazze della città ma in due luoghi carichi di valore per gli aspetti socio-culturali trattati dal Festival: il Polo del ‘900 e il Sermig, l’Arsenale della Pace simbolo assoluto dell’integrazione culturale nella città di Torino.

Il programma del Festival dell’Oralità Popolare inizia venerdì 11 novembre con l’animazione musicale, presso la stazione metro Porta Nuova con Paranza del Geco, dalle 17 alle 19. Per proseguire alle 21 con altre due attività: una ai Bagni Municipali di via Agliè, laboratorio sulla taranta e altre danze popolari a cura di Melannurca e l’altra a Cascina Roccafranca, spettacolo teatrale e musicale a cura della compagnia Fabula Rasa.

Sabato 12 novembre, la comunità della festa, presso il Polo del ‘900 – il Borgo dei Narratori. Il Borgo dei narratori è una iniziativa della Rete, nata lo scorso dicembre e coinvolge gli esercenti e le famiglie del “Borgo” che, inizialmente, era formato dalle vie limitrofe al Polo del ‘900 e oggi comprende anche il quadrilatero romano e la zona di piazza Statuto. L’obiettivo della giornata è ritrovare il piacere di passare del tempo con i propri parenti ed amici, con i vicini di casa, giocando per strada, raccontando delle storie, ascoltando dei racconti che arrivano dalla notte dei tempi ma che sono l’essenza della nostra cultura popolare. Il progetto rientra nell’ambito delle attività del Polo del ‘900 ed è realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo.

A partire dalle ore 11 e per tutto il giorno, in via del Carmine, troveranno posto gli “insediamenti ludici”: vecchie sede, restaurate e dipinte che diventano giochi a disposizione di grandi e piccoli, la mostra è a cura del servizio Iter – Servizi Educativi della Città di Torino.

Dalle 10 alle 16 al Polo del ‘900 si terranno laboratori sul gioco della tradizione a cura di due esperti di costruzione di giochi del passato: Ferdinando Busca e Pierfranco Causone.

Alle 16:30 incontro e racconto di buone pratiche per “reinventare” le comunità dal Piemonte, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna verranno condivisi i progetti di cooperazione tra le comunità di prossimità che possono trasformare interi quartieri e intere aree geografiche.

Dalle 19 alle 24 grande festa dell’oralità popolare con danze, rappresentazioni e la curiosa gara di poeti a braccio in ottava rima della “Valle dei Poeti” da Borbona ad Amatrice, da Posta a Leonessa.

Domenica 13 novembre OP si sposta al Sermig – Borgo Dora che più di ogni altro posto a Torino rappresenta la solidarietà verso i più poveri e l’attenzione all’integrazione, e la giornata ha come fulcro il progetto “Colibrì” che, nelle sue componenti, ha come primo sostenitore la Fondazione CRT. Il festival ha come luoghi di riferimento due “borghi”, intesi come spazio fisico aperto all’accoglienza e al confronto e come collettività, come comunità che vive, opera e migliora il proprio contesto sociale grazie alla condivisione delle esperienze, alla messa a sistema di servizi comuni.

L’intera giornata di domenica 13 sarà dedicata a incontri, condivisione di buone prassi e tavole rotonde che hanno come protagonisti i progetti nazionali e internazionali di integrazione europea e, alle ore 12 al Sermig, con il sostegno di Fondazione CRT, il pranzo dei popoli e Indovina chi viene a cena: un gioco di ruolo dove il cibo diventa elemento di conoscenza e integrazione, con l’intervento della sociologa Chiara Saraceno.

A chiudere la giornata di approfondimenti e discussioni alle ore 18.30, concerto con Tommaso Cerasuolo de i Perturbazione e Celeste Gugliandolo de i Moderni, Giorgio Mirto, chitarrista e compositore, tra i brani in scaletta anche “Cazone del Colibrì”, composta proprio in occasione del Festival 2016.

Ultimo, ma non meno importante, è il progetto “Bibliomediateche della Cultura Popolare” che nasce con il Polo Bibliotecario Regionale, il Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana Torinese (SBAM) e la biblioteca del Polo del ‘900 con l’obiettivo di avvicinare gli utenti delle biblioteche al mondo della cultura popolare, mediante i differenti prodotti espressivi come testi, video, registrazioni sonore, archivi fotografici, e-books. A breve è previsto il collegamento al progetto da parte dei circuiti bibliotecari dei Comuni Patrimonio legati al calendario dei Riti e delle Feste già attivi sui territori.

Nei giorni di Op, la biblioteca del Polo del ‘900 offrirà una serie di libri in consultazione sui giochi e sulle favole della tradizione e sulla storia delle migrazioni. Inoltre ospiterà il circuito del Sistema Bibliotecario Area metropolitana e la Biblioteca del Consiglio Regionale. Per tutto il periodo sarà attiva la Biblioteca dei narratori con incursione di racconto e letture ad opera dei narratori del Borgo.

Il programma nel dettaglio

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