Cronaca
Sei casi di truffe agli anziani nel cuneese
Ancora anziani vittime di truffe e furti in casa in provincia di Cuneo nei giorni scorsi. A Mondovì una vedova 87enne del luogo è stata raggirata da un falso carabiniere che, presentatosi dinanzi all’uscio di casa dell’anziana con una tessera di riconoscimento contraffatta, è riuscito a guadagnarsi la fiducia della donna a cui, approfittando di una sua distrazione, e a sottrarre alcuni monili in oro dandosi poi alla fuga.
Sul posto i carabinieri della stazione locale hanno avviato le indagini.
A Cuneo due gli episodi. Il primo ai danni di un pensionato 91enne al quale un falso maresciallo dei carabinieri gli comunicava telefonicamente che suo figlio era trattenuto in caserma in quanto aveva causato un grave sinistro stradale e che, per riottenere la sua libertà, avrebbe dovuto consegnare 3mila euro ad un avvocato che sarebbe poi passato a riscuotere la “cauzione” a casa sua.
L’anziano, fortemente provato emotivamente per le gravi notizie apprese sul figlio, ha consegnato poi il danaro al falso avvocato. Altro raggiro ai danni di una vedova 90enne a Cuneo fermata da una distinta signora che gli chiedeva di cambiare della banconote e, approfittando della distrazione della vittima, è riuscita ad impossessarsi di mille euro che l’anziana aveva nella borsa per poi fuggire a piedi. Su entrambi i casi indagano i carabinieri della Compagnia di Cuneo.
A Dogliani due falsi tecnici dell’acquedotto si sono introdotti con l’inganno a casa di una 70enne del luogo facendole credere che l’acqua potabile era contaminata da mercurio e che, per mettere in salvo i preziosi, glieli doveva consegnare in una busta.
Sul posto i carabinieri di Dogliani che indagano con i carabinieri di Fossano.
A Priocca un pensionato 90enne del luogo è stato raggirato da una giovane donna che fingendosi amica della nipote è riuscita a farsi consegnare dall’anziano 400 euro quale presunto prestito che la parente della vittima non avrebbe onorato nei suoi confronti.
A Bra infine una 80enne che vive sola non ha soggiaciuto alla telefonata del falso incidente stradale di un suo parente ed ha avvertito i vicini di casa che l’hanno messa in guardia richiedendo l’intervento sul posto dei carabinieri della stazione locale che hanno avviato le indagini.
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