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Cronaca

Grattacielo Regione, Reschigna: “Dalla ripresa dei lavori, ci vorrà un anno per trasferire gli uffici”

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Il termometro volge al bello, anche se al momento la parola fine alla trattativa non è ancora stata messa. In ogni caso, da quando ripartirà il cantiere, ci vorrà circa un anno per poter trasferire qui gli uffici”.  Lo sostiene l’assessore Aldo Reschigna che ieri, insieme alla prima Commissione, presieduta da Vittorio Barazzotto, ha svolto un sopralluogo al Cantiere del nuovo Palazzo Unico della Regione.

La Commissione ha preso visione dello stato delle strutture, della passerella coperta da un tetto fotovoltaico che porta verso la stazione Lingotto, del giardino pensile all’ultimo piano, di uno spazio ufficio tipo (un intero piano per circa 55 postazioni di lavoro in unico ambiente) e dei lavori inerenti la viabilità circostante. Al momento i piani sono praticamente terminati e mancano soltanto alcune rifiniture.

Stanno proseguendo i lavori per la stazione di metropolitana che insiste al di sotto del nuovo grattacielo regionale e volgono al termine le opere di bonifica del terreno sottostante, inquinato a causa delle lavorazioni di cromatura auto che vi si svolgevano negli scorsi decenni.

Per il momento, ha chiarito l’assessore, l’ostacolo maggiore è rappresentato dal subentro di nuove aziende in sostituzione della Coop7, che è fallita.

Il nodo da dirimere riguarda sia la responsabilità per le opere già edificate, sia il pagamento dell’ultima tranche, che subisce in un primo una forte decurtazione perché collegato all’intero appalto. Esiste infatti una clausola che prevede il pagamento del 5% del totale solo a collaudo effettuato, per cui ora chi subentrasse, si troverebbe a fare lavori per circa 20 milioni, ma oltre 12 sarebbero saldati circa un anno e mezzo dopo la consegna dell’opera.

La trattativa in corso è anche volta a superare tali problemi.

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