Scuola e formazione
Panino a scuola, il comune ha deciso per l’ok dal 3 ottobre, ma solo per le scuole con soluzioni organizzative adeguate
Il Comune di Torino ha detto si al pasto da casa consumato a scuola, ma solo per quelle scuole che riusciranno ad individuare le modalità organizzative adeguate. Il comune chiederà alle scuole di raccogliere entro il 26 settembre le adesioni di chi vorrà consumare il pasto portato da casa al posto del servizio mensa gestito dal comune. Il via è invece datato per il 3 ottobre.
Attenzione però! Il servizio sarà possibile solo “nelle scuole che avranno individuato le soluzioni organizzative adeguate”. Per tutti, sia per chi sceglie la mensa tradizionale, si per chi sceglie il pasto portato da casa, la refezione comincia in maniera tradizionale il 13 settembre.
Prima di queste comunicazioni l’assessora alle Materie relative all’istruzione e all’edilizia scolastica, Federica Patti, rimarcando il valore educativo e sociale che va riconosciuto alla ristorazione scolastica ed in attesa di un pronunciamento definitivo della magistratura, ha sottolineato come “il riconoscimento di un diritto e l’effettiva applicabilità dello stesso siano due cose ben distinte”. “Da una parte difendere una conquista come quella della mensa scolastica, importante per le famiglie e per garantire a bambine e bambini, indipendentemente dalla loro condizione sociale, almeno un pasto quotidiano sano, nutriente e bilanciato. Dall’altra parte, lavorare per migliorare il servizio e renderlo più accessibile”.
Riassumendo.
Il 13 settembre la ristorazione comincia per tutti quelli che hanno deciso di aderire con le modalità consuete.
Entro il 26 settembre le scuole dovranno raccogliere le scelte di chi vuole ancora avvalersi del servizio mensa e di chi desidera portare il pasto da casa.
Dal 3 ottobre partirà effettivamente il doppio servizio, ma SOLO nelle scuole che avranno individuato le soluzioni organizzative adeguate.
In pratica ora la patata bollente passa ai singoli istituti.
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