Cronaca
In carcere dal 2014 dopo 14 anni confessa l’omicidio di camorra
Ci ha messo 14 anni per decidersi. Alla fine l’ha fatto: ha confessato l’omicidio e si è guadagnato uno sconto di pena di 10 anni. Condannato a 30 anni di carcere, Umberto Gallo, 52 anni, detto “o’ presidente”, originario di Casalnuovo, in provincia di Napoli ma da anni residente a Borgomanero, in provincia di Novara, ha deciso di confessare la sua responsabilità in un omicidio commesso nell’agosto 2002, al processo d’appello che riguarda 4 omicidi e in cui sono imputati 5 persone che, all’epoca dei fatti, facevano parte dei dei clan Crimaldi, Tortora, Di Fiore, Egizio e Veneruso.
In un primo momento Gallo si era detto estraneo ai fatti. Era stato arrestato il 14 luglio 2014, però, grazie alla confessione di alcuni pentiti. Gallo ha però continuato a chiedere la scarcerazione, sia per l’estraneità ai fatti che per problemi di salute per i quali era in terapia in cliniche del novarese.
Pochi giorni fa, invece, la confessione: ha ammesso l’attentato del 12 agosto 2002 in cui perse la vita Domenico De Luca, esponente del clan Tortora. All’epoca De Luca fu ucciso con un colpo di pistola. Poi il corpo fu bruciato.
Con questa confessione Gallo guadagna uno sconto di 10 anni: da 30 anni di reclusione a 20.
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