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Ezio Bosso a Pollenzo per Attraverso Festival
Nella splendida cornice del Cortile dell’Agenzia di Pollenzo, è stata la serata di Ezio Bosso, salito sul palco del nuovo Festival, Attraverso, ideato e organizzato da Hiroshima Mon Amour e Produzioni Fuorivia.Reduce dalla ribalta sanremese, da anni Ezio Bosso è considerato uno dei compositori più influenti della sua generazione, con a suo carico premi e riconoscimenti, come l’Italian Music Award o collaborazioni di alto livello, con coreografi come Christopher Wheeldon e Edwaard Lliang e l’attività come autore di colonne sonore, come in “Quo Vadis Baby” e “Io non ho paura” di Gabriele Salvatores.
Forte di questa sua nuova figura, da tempo riempie platee e raccoglie grandi successi di critica. Anche ieri sera, come per le altre date della sue tournée, Ezio Bosso, musicista, compositore e direttore d’orchestra, ha presentato il suo lavoro, “The 12th room”, album per piano solo, uscito lo scorso autunno per Egea Music.
Preceduto da un simpatico siparietto, dove Ezio ha chiesto al pubblico di collaborare alla sua performance evitando distrazioni, il concerto ha avuto come tema centrale “le stanze” e non i vani, termine inadatto, che ha esortato a non utilizzare. Attraverso la sua forte carica emotiva e la sua capacità di musicista, ha portato il pubblico nelle sue stanze, quella da dove lui proviene, quelle in cui nasce la musica che compone, quelle in cui si muove. Un luogo più mentale che fisico, in cui si espletano le due forme che lo completano, quella dello scrittore e del compositore, ma anche quella dell’interprete.
Per spiegare questo viaggio ha avuto modo di dichiarare: “C’è una teoria antica che dice che la vita sia composta da dodici stanze. Sono le dodici in cui lasceremo qualcosa di noi, che ci ricorderanno. Dodici sono le stanze che ricorderemo quando passeremo l’ultima. Nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo non vediamo, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiungeremo. E quindi si può tornare alla prima. E ricominciare.”
E ci siamo entrati anche noi nelle sue stanze, dove ci ha condotto con la sua musica e la sua energia, la sua umanità e la sua poesia, elementi inscindibili del suo status di artista.
E’ stata davvero una bella serata, di grande qualità come tutte quelle organizzate da Attraverso Festival, che stasera presenta Marco Paolini in “Numero Primo. Studio per un nuovo album”, a Monforte d’Alba, Auditorium Horszowski.
Report Nicoletta Lucheroni e Paolo Pavan
Foto Paolo Pavan
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