Ambiente
Alghe nel Po a Torino: secondo Arpa occorre fare attenzione al Myriophyllum aquaticum
Il Po in questo periodo estivo si presenta lungo il suo corso a Torino infestato in diverse zone dalla proliferazione di vegetazione che si pensa siano alghe. In effetti si tratta in generale di macrofite acquatiche che comprendono alghe, muschi, epatiche e fanerogame che spesso forniscono importanti indicazioni sulla qualità delle acque:
Spiega Arpa Piemonte:
l’apparente informe massa di diverse sfumature di verde rivela la presenza di specie diverse, alcune colonizzano il substrato nudo e le zone a più forte corrente e altre si avvalgono della protezione delle precedenti per insediarsi dove la corrente è rallentata.Quella sorta di foresta subacquea che formano ospita una specifica e varia vita animale.
La proliferazione e la fioritura ben visibili sono però erroneamente spesso chiamate alghe; si tratta invece di macrofite fanerogame la cui presenza e diversità è spesso sintomo di ritrovata qualità biologica delle acque.
Interventi di pulizia non attenta e sostenibile possono impedire la fioritura, fruttificazione e disseminazione di specie che naturalmente colonizzano gli alvei fluviali, oltre a eliminare un habitat specifico per molti animali acquatici. La presenza di macrofite acquatiche è quindi del tutto naturale.
Segnaliamo come problematica, invece, la comparsa nel tratto di Po cittadino di Myriophyllum aquaticum, specie presente sia nella Warning List della Regione Piemonte ( DGR 23-2975 del 29 febbraio 2016 ) sia nell’elenco di specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1141 della Commissione del 13 luglio 2016). Tale specie, in quanto esotica invasiva, necessiterebbe di un intervento immediato di eradicazione al fine di contenere la sua proliferazione poiché anche piccoli frammenti di tale pianta possono portare all’aumento della stessa creando un danno ambientale diffuso e importante sull’ intero ecosistema fluviale.
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