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Al Mauriziano arriva la Troponina: diagnosi precoce dell’infarto con un semplice prelievo di sangue

Redazione Quotidiano Piemontese

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Arrriva la Troponina. Da qualche giorno nel Pronto Soccorso dell’ospedale Mauriziano di Torino è stata introdotta per la prima volta in Italia, con il Gemelli di Roma, una nuova e rivoluzionaria metodica di laboratorio per la diagnosi biochimica del dolore toracico: si tratta della Troponina ad alta sensibilità. Questo permetterà una diagnosi precoce dell’infarto e di salvare vite umane con un semplice prelievo di sangue.

Negli ultimi dieci anni infatti la diagnostica delle sindromi coronariche acute ha visto progressivamente lo spostamento dell’attenzione dall’elettrocardiogramma (sempre e comunque indispensabile) alla definizione biochimica qualitativa e quantitativa di danno miocardico.

Come funziona

La nuova metodica consente una definizione più specifica, sensibile e precoce del danno miocardico con indubbi vantaggi sulla rapidità di risposta alla patologia specialmente quando essa si presenti in modo subdolo ed inatteso. Insomma riconosce l’infarto praticamente in tempo reale.

Velocità e sicurezza

Ha dimezzato il numero di ore necessarie per la definizione nei casi dubbi con la possibilità di dimissione rapida (al tempo zero) per i soggetti che presentano un livello di cTnI al di sotto del limite di dosabilità.

Il protocollo validato congiuntamente dai medici urgentisti e dai cardiologi permette di prendere in carico precocemente il paziente in unità coronarica oppure di dimettere precocemente ed in sicurezza il paziente qualora i dosaggi della Troponina 1 siano negativi. Inoltre permette la possibilità di differenziare la popolazione femminile da quella maschile e conseguente possibilità di adottare soglie decisionali specifiche per genere (da cui consegue una maggiore sensibilità clinica nella diagnosi nelle donne).

Recentemente due giovani donne affette da dissecazione coronarica sono state affidate più precocemente al cardiologo interventista (coordinati dalla dottoressa Maria Rosa Conte) da parte del medico di Pronto soccorso e salvate anche grazie a questa nuova metodica.

Sono evidenti anche i benefici “organizzativi”, relativi alle tempistiche ed ai livelli di occupazione del DEA (diretto dal dottor Aldo Cottino), che si possono ripercuotere positivamente su tutta la popolazione afferente al Pronto soccorso (non solo sui soggetti che giungono per dolore toracico).

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