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Cronaca

Sequestrata eredità di oltre 700 mila euro

Redazione Quotidiano Piemontese

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La guardia di finanza di Cuneo, a seguito di una denuncia-querela, ha avviato un’indagine di polizia giudiziaria diretta ad appurare la correttezza di un testamento olografo che anziché dividere in eque parti i beni tra i legittimi eredi, due sorelle originarie di Castelletto Stura, nominava solo una di queste “erede universale” di un patrimonio consistente in 5 appartamenti, 6 terreni e un conto corrente bancario per un lascito del valore complessivo di oltre 700.000 euro.

Ascoltata la descrizione dei fatti da parte della sorella estromessa dal testamento e valutata una perizia grafica di parte, attestante che il “ductus scrittorio” si presentava disconnesso, destrutturato e con evidenti ritocchi e correzioni, le Fiamme Gialle hanno provveduto a notiziare la locale Procura in ordine al reato di circonvenzione d’incapace L’attività investigativa si è incentrata sull’accertamento delle capacità del “de cuius” all’epoca del presunto testamento di governare lo strumento grafico, di comprendere se attorno all’anziano gravitassero altri soggetti ovvero se i testimoni indicati sul “documento” presentato al notaio avessero effettivamente presenziato alle ultime volontà del defunto di lasciare tutti i suoi beni ad una sola delle due sorelle.

Dai preliminari accertamenti è emerso un quadro probatorio che faceva presumere che una delle due sorelle, con la complicità di un finto testimone, avesse falsificato il testamento per estromettere dall’eredità l’altra sorella. Considerato quindi il rischio imminente che la sorella legittimaria venisse illecitamente in possesso dei beni ereditari, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria i finanzieri hanno eseguito il sequestro preventivo dell’intero patrimonio in attesa dell’esito finale delle indagini.

Attualmente la presunta erede ed il testimone sono stati denunciati per il reato di circonvenzione di incapace e falsità di testamento olografo reati per i quali è prevista una pena detentiva della reclusione da 2 a 6 anni ed una multa da 206 a 2.065 euro.

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