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A Torino calano i reati complessivi. Il questore: “Organico carente del 36 per cento delle unità”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Populismo a parte, l’impressione che si avrebbe è un’altra. Invece, dati alla mano, a Torino i reati sono in diminuzione. E’ quanto attestano i dati sulla criminalità diffusi ieri della Questura, alla vigilia della festa della polizia in programma questa mattina. Il report, che tiene conto dei bilanci di tutte le forze dell’ordine, spiega che i delitti, in totale, sono diminuiti del del 9 per cento: dai 156.715 (da maggio 2014 ad aprile 2015) si è passato ai 142.500 dello stesso periodo 2015-2016.

In particolare sono scesi del 22 percento i furti in appartamento, dell’11 percento quelli ai negozi. In calo anche le rapine ( che subiscono una contrazione del 18 per cento) le truffe (meno 7 per cento) e le violenze sessuali, meno 21 per cento.

“Siamo convinti che, sebbene in diminuzione, è ancora alto il numero dei reati predatori – ha spiegato il questore di Torino, Salvatore Longo -. Ciò non può certo contribuire ad aumentare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini. La strada che abbiamo fin qui percorso ci incoraggia e ci spinge a incrementare quelle azioni di contrasto che stiamo già attuando con le risorse umane di cui disponiamo e che speriamo vengano incrementate”.

Durante la cerimonia, poi, Longo ha lamentato una carenza dell’organico  “soprattutto nel ruolo ispettori, essendo noi carenti di oltre il 36 per cento delle unità previste in organico”.

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