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Notre Dame de Paris, il musical dei record al Pala Alpitour

Redazione Quotidiano Piemontese

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Di nuovo in scena, dopo quattro anni, con un tour italiano già di grande successo, Notre Dame de Paris, il musical dei record, visto da quasi tre milioni di persone.
Il 16 settembre 1998, NOTRE DAME DE PARIS debuttava al Palais des Congrès di Parigi con un trionfo immediato. Ci sono voluti quattro anni perché David Zard portasse a compimento la produzione della versione italiana. Era il 14 Marzo 2002, nella cornice del Gran Teatro di Roma, costruito per l’occasione, che si tenne la “prima” di quello che è stato universalmente definito il “musical dei record”.Partito quest’anno a marzo da Milano, questa è la prima delle quattro sere a Torino (da l9 al 22 maggio), al Pala Alpitour, per l’opera musicale moderna, tratta dal capolavoro di Victor Hugo, musicata da Riccardo Cocciante, con le liriche di Luc Plamondon e adattata nei testi in italiano da Pasquale Panella, per un successo davvero planetario.

Numeri da capogiro, tradotta in sette lingue e replicata più di quattromila volte.La storia è nota, ambientata nella Parigi, anno del signore 1482, incentrata sull’amore impossibile tra il deforme campanaro Quasimodo (Giò di Tonno), che si nasconde nel campanile della cattedrale di Notre Dame, una specie di zona franca e territorio invalicabile, e la bella gitana Esmeralda (Lola Ponce) che però ama il bel capitano Febo (Graziano Galatone). Sullo sfondo le trame del malvagio arcidiacono Frollo (Vittorio Matteucci), che ha cresciuto Quasimodo (Giò di Tonno), rifiutato dai suoi genitori e a cui ordina di rapire Esmeralda, per cui nutre una folle ossessione, in evidente contrasto con i suoi doveri ecclesiastici. Nella storia agiscono anche Clopin (Leonardo di Minno), lo spietato capo degli zingari, Gringoire (Matteo Setti) il poeta con cui si sposerà per convenienza Esmeralda e Fiordaliso (Tania Tuccinardi), la promessa sposa di Febo. L’epilogo è tragico Esmeralda resiste a Frollo e viene messa a morte, nella Place de Grève, dove la raggiungerà Quasimodo, che accecato dal dolore ucciderà a sua volta Frollo, per poi finire, anche lui la sua vita, accanto al corpo dell’amata Esmeralda.

La regia brillante di Gilles Maheu, le scenografie bellissime di Christian Ratz, le coreografie di Martino Muller, i costumi di Fred Sathal e le luci di Alain Lortie a dirigere un cast che oltre agli attori conta più di trenta ballerini e break dancer, tra cui Antonio Balsamo (ballerino), e Maciej Talik (acrobata).
Lo spettacolo è davvero bellissimo, senza un attimo di sosta, musiche e cantato sempre travolgente, così come scenografie e ballerini, tutto è emozione, tutto è movimento. La cosa più evidente è l’alchimia, la magia che si sprigiona, da questo insieme perfetto di musica, danze e scenografie.

Davvero superlativi i protagonisti, per uno sforzo non indifferente con tante parti cantate davvero eccezionali, tra cui spiccano le famose: “Bella”, l’aria forse più famosa di tutto il musical con protagonista la voce imperiosa di Giò di Tonno, un Quasimodo incatenato che urla il suo amore impossibile; “Il tempo delle cattedrali”, che apre lo spettacolo, con un magistrale Matteo Setti/Gringoire, maturato e ancora più completo nell’interpretazione del libertino poeta raccontato da Victor Hugo; “Vivere per amare” con protagonista la magnetica voce di Lola Ponce, un’Esmeralda che vuole vivere ad amare liberamente. E’ comunque difficile scegliere un momento o un brano in particolare, tutti sempre coinvolgenti, come “Da dove vieni bella straniera” dove è Graziano Galatone/Febo ad essere protagonista con Lola/Esmeralda, “La strega”, momento rock in cui è Vittorio Matteucci/Frollo ad interrogare la strega Esmeralda, con un cantato incalzante e coinvolgente, oppure “La corte dei miracoli” con Leonardo di Minno/Clopin protagonista, In realtà ognuno dei brani dei due lunghi atti meriterebbe una citazione, come lo merita lo straordinario corpo di ballo, il vero collante di tutto lo spettacolo, a renderlo coinvolgente al massimo livello, mai noioso, ma sempre avvincente. Ne è testimonianza “Le campane” momento di danza acrobatica con i ballerini sospesi ad oscillare sopra le campane (le tre Marie di Notre Dame, come le chiama Quasimodo), che ha strappato un lunghissimo applauso al pubblico. A chiusura un plauso speciale a Vittorio Matteucci un Frollo davvero magistrale, cupo, intenso e tormentato come non mai. Da brividi il momento di “Un prete innamorato” e soprattutto “Un mattino ballavi”, dove urla il suo amore proibito ad una Esmeralda prigioniera e condannata a morte, con un cantato di una forza davvero strepitosa, che ha strappato ripetuti applausi anche durante l’esecuzione.

Lo spettacolo dopo Torino continuerà il suo tour lungo al nostra penisola, infatti sbarcherà a Pesaro, Roma, Palermo e Catania per date multiple fino ad estate inoltrata, uno spettacolo imperdibile. I biglietti sono in vendita su ticketone, l’organizzazione, ottima, è di Ndpitalia, sul loro sito potete trovare le informazioni necessarie.
Report e foto, per rivivere la magia dello spettacolo, sono di Paolo Pavan/QP

I Atto

Il tempo delle cattedrali (Gringoire)
I clandestini (Clopin)
Intervento di Frollo (Frollo e Febo)
Da dove vieni bella straniera (Febo)
Zingara (Esmeralda)
Esmeralda lo sai (Clopin ed Esmeralda)
La fede di diamanti (Fiordaliso e Febo)
La festa dei folli (Gringoire)
Il papa dei folli (Quasimodo)
La strega (Frollo e Quasimodo)
Il trovatello (Quasimodo)
Le porte di Parigi (Gringoire)
Un tentativo di sequestro (Febo ed Esmeralda)
La Corte dei Miracoli (Clopin, Esmeralda e Gringoire)
La parola Febo (Esmeralda e Gringoire)
Bello come il sole (Esmeralda e Fiordaliso)
Cuore in me (Febo)
Ananke (Frollo e Gringoire)
Da bere (Frollo e Quasimodo)
Bella (Quasimodo, Frollo e Febo)
La mia casa è la tua (Quasimodo ed Esmeralda)
Ave Maria pagana (Esmeralda)
Se guardassi dentro di me (Quasimodo)
Mi distruggerai (Frollo)
L’ombra (Febo e Frollo)
Il Val d’Amore (Gringoire e Febo)
La voluttà (Febo ed Esmeralda)
Fatalità (Gringoire, Frollo, Quasimodo, Clopin e Fiordaliso)

II Atto

Parlami di Firenze (Frollo e Gringoire)
Le campane (Quasimodo)
Lei dov’è (Frollo, Gringoire e Clopin)
Ali in gabbia, occhi selvaggi (Esmeralda e Quasimodo)
Condannati (Clopin)
Il processo (Frollo ed Esmeralda)
La tortura (Frollo ed Esmeralda)
Un prete innamorato (Frollo)
Mio Febo (Esmeralda)
Io ritorno a te (Febo)
La cavalcatura (Fiordaliso)
Visita di Frollo a Esmeralda (Frollo ed Esmeralda)
Un mattino ballavi (Frollo ed Esmeralda)
Liberi (Quasimodo, Clopin, Esmeralda, Gringoire)
Luna (Gringoire)
Ti lascio un fischietto (Quasimodo ed Esmeralda)
Dio, ma quanto è ingiusto il mondo (Quasimodo)
Vivere per amare (Esmeralda)
L’attacco a Notre-Dame (Clopin, Frollo, Febo, Esmeralda e Gringoire)
Deportati (Febo)
Maestro e salvatore (Quasimodo e Frollo)
Datela a me (Quasimodo)
Balla mia Esmeralda (Quasimodo)

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