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Economia

I dati della Camera di commercio di Torino sul 2015: cresciuti export (+10,5%) e occupazione (+1,9%)

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Camera di commercio di Torino, in occasione della 14^ giornata dell’Economia, appuntamento che analizza lo stato di salute delle province italiane, propone tutti i dati economici che fotografano il 2015 dell’economia torinese: “Se non possiamo ancora parlare di svolta – spiega Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di commercio di Torino – il 2015 torinese ci offre senza dubbio segnali di positività: ottima la performance delle esportazioni (+10,5%), che per la prima volta vedono gli Usa come principale paese di destinazione. Anche l’occupazione mostra un incoraggiante segno positivo: +1,9%, soprattutto nel settore commercio e turismo, ma anche finalmente nelle costruzioni, settore da molti anni in difficoltà. Ancora in calo nel primo trimestre 2016 la voglia di fare impresa, anche se la contrazione, dimezzata rispetto al primo trimestre 2015, è in progressivo rallentamento”.

Export 2015: +10,5%. Nel 2015 in aumento del 10,5% le vendite torinesi all’estero, risultato migliore sia di quello regionale (+7%), sia di quello nazionale (+3,8%); il totale delle merci acquistate dall’estero è ammontato a 22,8 miliardi di euro. Nel 2015 abbiamo esportato soprattutto autoveicoli (23,9%), parti e accessori per autoveicoli e motori (14,6%), macchinari (10,2%) e aeromobili, veicoli spaziali e loro dispositivi (5,2%). Quasi il 50% dell’export é diretto verso Paesi UE, ma la prima volta sono gli Stati Uniti il primo paese per volumi di esportazioni (erano terzi nel 2014), davanti a Germania e Francia.
Valore aggiunto 2015: +1,6%. In crescita il valore aggiunto prodotto in provincia di Torino, che nel 2015 è ammontato a 60.717 milioni di euro, con un +1,6% rispetto all’anno precedente. La crescita è lievemente inferiore alla variazione registrata per il Nord Ovest (+1,7%), ma maggiore delle media italiana (+1,3%). Il 74% del valore aggiunto provinciale è realizzato dai servizi e il 19% dall’industria manifatturiera (era del 22% nel 2000).
Produzione industriale 2015: stabile. Stabile la produzione industriale 2015 rispetto all’anno precedente (-0,1%); tra i settori più brillanti la chimica e le materie plastiche (variazione media annua del +5,5%), il tessile e abbigliamento (+4,9%) e la meccanica (+1,5%). A registrare la performance peggiore (-4,2%) il settore dei mezzi di trasporto.
Impieghi bancari 2015: in leggero calo. Crescono però quelli familiari (+5,3%). Gli impieghi bancari torinesi, ovvero i finanziamenti concessi dalle banche, sono ammontati nel 2015 a 60.536 milioni di euro, in leggero calo (-1%) rispetto al 2014, nonostante la diminuzione dei tassi di interesse praticati. In controtendenza però gli impieghi delle famiglie che hanno registrato un incremento del 5,3%.
Natimortalità primo trimestre 2016: -0,7%. Il tessuto imprenditoriale torinese continua a contrarsi anche nel primo trimestre 2016, anche se in misura più attenuata rispetto al recente passato: a fine marzo le imprese registrate risultavano 223.359 con una flessione dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2015; un anno fa la variazione era stata del -1,5%. Al contrario non sembra fermarsi, nemmeno nel 2016, la crescita delle imprese straniere, con un aumento dello stock del +3,7% sul primo trimestre del 2015. I settori più dinamici si confermano i servizi pubblici, sociali e personali con un+2,5% e il turismo, +1,3%.
Occupazione 2015: +1,9%. Nel 2015 gli occupati nell’area torinese sono stati 915mila, con un +1,9% nei confronti del 2014, variazione maggiore sia di quella piemontese (+1,5%), sia di quella italiana (+0,8%). Il numero di persone in cerca di occupazione scende del 7,1% rispetto al 2014 e il tasso di attività fra i 15 e i 64 anni sale dal 70,6% al 71,4%. Crescono soprattutto gli occupati nel settore commercio, alberghi e ristoranti (+7,3% rispetto al 2014 e il 17% del totale provinciale), ma anche le costruzioni, dopo alcuni anni di flessione, manifestano un incremento occupazionale (+5,7%).
Il tasso di disoccupazione scende dal 12,9% del 2014 all’11,9% del 2015, rimanendo tuttavia decisamente più alto di quello rilevato per l’area del Nord Ovest (l’8,6%) e di quello piemontese (il 10,2%), ma in linea con quello italiano (l’11,9%). Anche il tasso di disoccupazione giovanile (fra i 15 e i 24 anni) evidenzia un calo nel 2015 (dal 49,9% al 44,9%), ma rimane superiore a quello piemontese (38,1%) e a quello italiano (40,3%).

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