Cronaca
Elezioni a Torino, Radicali: “Escludere Rosso e Noccetti”
Continua la battaglia dei Radicali per l’approfondimento sulle firme depositate dalle liste che appoggiano i vari candidati a sindaco di Torino. Oggi alcuni esponenti dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta hanno visionato le firme delle liste collegate al candidato sindaco di Torino, Gianluca Noccetti, in seguito alla richiesta di accesso agli atti presentata nei giorni scorsi. Nella nota inviata alle redazioni si sottolinea: “Tra le firme delle sei liste collegate sono state individuate centinaia di cancellazioni”.
E, sempre secondo gli esponenti Radicali, “il candidato a sindaco Roberto Rosso deve essere escluso dalla competizione dato che in un’intervista rilasciata ieri ha dichiarato fra l’altro: ‘Il problema vero è che le 500 firme non le raccogli con il vidimatore presente. Le raccoglie e poi le porti…'”.
“Ci auguriamo – prosegue la nota dell’Associazione Adelaide Aglietta – che le dichiarazioni di ieri di Rosso provochino la sua immediata esclusione dalla corsa a Sindaco dato che di fatto si è autodenunciato; Rosso sa perfettamente che l’autenticatore deve essere sempre presente all’atto della firma del sottoscrittore (di cui, appunto, deve autenticare l’identità ). L’autenticazione successiva di firme raccolte precedentemente costituisce illecito. Che i partiti per decenni abbiano violato la legge è vero e lo denunciamo da sempre. Non è vero che tutti abbiano fatto così dato che i Radicali hanno sempre rispettato la legge alla lettera, pagandone le conseguenze”.
Ancora: “Oggi abbiamo visionato le firme delle sei liste legate a Noccetti e abbiamo rilevato centinaia di cancellazioni e l’evidente utilizzo di moduli vecchi. C’è sicuramente lavoro per la Procura di Torino, che a nostro avviso dovrebbe estendere le indagini a tutte le liste elettorali depositate, effettuando per ciascuna dei controlli a campione sui relativi sottoscrittori. Se è vero che le violazioni sono diffuse, perché gli stessi partiti non si decidono a modificare una legge che non riescono a rispettare? Nell’era di internet non sarebbe opportuno introdurre la possibilità di sottoscrivere le liste con la firma digitale?”.
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