Piemonte
Rissa al campo della Pellerina, giocatore finisce in ospedale
L’articolo è posizionato nella categoria “sport”. Ma di sportivo, purtroppo, ha ben poco. Siamo sul campo della Pellerina 2000, in corso Appio Claudio. E’ venerdì sera, giorno dell’incontro del campionato UISP Torino tra Santa Rosalia e Carlo Alberto. La cronaca della partita, intesa come evento sportivo e iniziata regolarmente alle 21, s’interrompe nel secondo tempo, quando un giocatore del Santa Rosalia sferra un pugno ad un avversario. Per la seconda volta. Espulsione.
Da qui inizia l’altra cronaca. Infatti, mentre il giocatore sta per lasciare il campo, il ragazzo vittima del pugno lancia la sua scarpetta da calcio addosso al giocatore. Da qui inizia la rissa. Tutta la quadra del Santa Rosalia, compresi panchinari e dirigenti, aggredisce il ragazzo: volano pugni. Calci. Il ragazzo viene assalito. Pestato. Tanto che viene chiamata l’ambulanza per soccorrerlo. Finalmente gli animi si spengono. Ma rimangono i lividi. Ovviamente quelli fisici del ragazzo, che è stato portato in ospedale. Ma non solo.
Si decide di non interrompere l’incontro perché, spiegano arbitri e guardalinee “temevamo che la decisione di sospendere l’incontro potesse avere l’effetto non di calmare gli animi ma anzi di allargare lo scontro sugli spalti tra i tifosi e negli spogliatoi. È stata una scelta condivisa con gli allenatori di entrambe le squadre, che hanno pensato che quello fosse il modo migliore per calmare gli animi. E in effetti il fatto di ricomporre le formazioni e di riportare l’attenzione sul calcio giocato ha permesso di mettere fine allo scontro fisico”.
Alla fine si decide solo di espellere due giocatori del Carlo Alberto e tre del Santa Rosalia. L’incontro finisce ma la Uisp di Torino ha aperto un procedimento della commissione disciplinare che dovrà stabilire le responsabilità sull’accaduto. Per l’accaduto sono previste sanzioni che possono andare da una penalizzazione all’esclusione di un club dal campionato.
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