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Scandalo statue coperte per la visita di Rohani, Radicali: “Accadde anche a Torino per il Papa, ma nessuno disse niente”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sulla polemica che sta dilagando, a proposito della copertura di alcune statue riproducenti nudi femminili in occasione della visita in Campidoglio del presidente iraniano Rohani, i radicali dell’associazione Adelaide Aglietta ricordano come nessuno di coloro che oggi – da ogni parte politica – si scandalizzano per il gesto ‘senza padri’ (il ministro Franceschini nega che lui e il Presidente del Consiglio sapessero e la Sovrintendenza dice di saperne nulla…) abbia aperto bocca quando alcuni mesi fa a Torino vennero nascosti i manifesti della mostra di tamara de Lempicka a Palazzo Chiablese (inizialmente fu in discussione anche la stessa sede…). Ecco il testo della nota: “A giugno dello scorso anno (non del secolo scorso), solo sette mesi fa, sempre ‘per rispetto’ vennero coperti i manifesti della mostra di Tamara de Lempicka per la visita del Papa nella laica (si fa per dire) Torino. Allora nessuno si scandalizzò, oggi nessuno lo ricorda. Allora solo noi dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta con il Circolo UAAR Torino, e con l’adesione della Federazione Giovani Socialisti – Sezione di Torino, manifestammo il nostro dissenso.
Si tratta evidentemente di una laicità a corrente alternata, ma la laicità è… o non è. Sarebbe bene ricordarlo proprio nella città che ieri ha votato per la non rimozione di un simbolo religioso dall’aula consiliare, il luogo pubblico per eccellenza di tutti i cittadini, credenti, non credenti e diversamente credenti. Tutti questi passi indietro sulla laicità sono preoccupanti. Ancor più preoccupante che nessuno se ne accorga. Se non quando sarà troppo tardi?”.

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