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Cronaca

Proposte per contrastare la mafia a Torino: fondo per le vittime e vigili “antiracket”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Si è svolto ieri pomeriggio in Sala Rossa il dibattito sull’indagine Big Bang che ha portato all’arresto di circa venti persone coinvolte nella criminalità organizzata a Torino. Tra gli interventi, anche quello del sindaco Piero Fassino: “È importante mantenere un costante rapporto con gli operatori economici. Approfondiremo con le associazioni di categoria nei prossimi giorni le misure utili per sostenerli e accompagnarli. Abbiamo anche rivisto il Codice degli appalti e il tema dei subappalti. Manterremmo alta la vigilanza. Sabato sarò presente alla manifestazione indetta dalla Circoscrizione 3, per mobilitare la cittadinanza su questi temi e rafforzare così l’azione delle Istituzioni e fare della cultura della legalità un patrimonio comune” ha affermato il sindaco.

Tra le proposte per sostenere i commercianti, ha sottolineato la Presidente della Commissione Legalità, Fosca Nomis, c’è l’istituzione di un Fondo della Città per la tutela legale e il sostegno alle vittime del racket e una squadra di civich formata ad hoc sull’argomento: “Come Commissione abbiamo sollecitato la polizia municipale ad avviare un percorso di formazione perché possa svolgere ruolo di vicinanza e informazione sulle tutele riservate a operatori economici che decidano di denunciare. Cento gli agenti formati. La Commissione Legalità, che tutto il Consiglio ha voluto, ha lavorato con lo spirito di fare fronte comune, insieme a sindacati, rappresentanti di categorie e società civile, per riuscire a sconfiggere la zona grigia di corruzione, ignoranza, paura, luoghi dove attecchiscono le organizzazioni criminali. In questo contesto, la proposta è quella di costituire un Fondo da parte della Città a sostegno delle spese legali per chi decida di denunciare. Vogliamo che sia non un incentivo, ma un supporto della Città che ha un ruolo importante nell’emersione nel racket e nell’usura” ha concluso Fosca Nomis.

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