Cronaca
Tra il 14 e il 16 gennaio la posa di 40 nuove ‘pietre d’inciampo’, per non dimenticare i deportati e le vittime del nazifascismo
Il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra e della Libertà, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Torino, il Goethe-Institut Turin e l’Associazione Nazionale Ex Deportati (Aned)–sezione Torino, per il secondo anno porta a Torino le Stolpersteine, le ‘Pietre d’inciampo’ di Gunter Demnig, il primo monumento dal basso a livello europeo ideato e realizzato dall’artista tedesco per ricordare le singole vittime della deportazione nazista e fascista.
L’artista produce piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra che sono poi incastonati nel selciato davanti all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima. Ogni targa riporta “Qui abitava…”, il nome della vittima, data e luogo di nascita e di morte/scomparsa. In tutta Europa sono state posate più di cinquantamila pietre; a Torino, con le pose di quest’anno, saranno presenti nel territorio cittadino sessantasette pietre.
Le pose avranno inizio giovedì 14 gennaio a partire dalle ore 10 e termineranno sabato 16 gennaio alle ore 11,30. Verranno posate quaranta pietre in sette Circoscrizioni della città.
Giovedì 14 gennaio alle ore 11 in strada comunale di Bertolla 9/B, in occasione dell’installazione della pietra dedicata a Luigi Nada, arrestato per motivi politici e deportato a Mauthausen nel marzo 1944, si terrà un momento pubblico alla presenza delle istituzioni. La storia di Luigi Nada è particolarmente toccante ed esemplare. Poco dopo la sua cattura, nell’aprile del ’44, tentò la fuga dal campo di concentramento. Subito trovato, fu brutalmente ucciso dai nazisti che ordinarono ai compagni di prigionia di annegarlo.
Fra le altre pose, si segnala l’installazione multipla di giovedì 14 alle 10 in piazza Castello 161, che ricorda gli ebrei Benvenuto e Enrico Colombo (fratelli) e il figlio di Benvenuto, Mario Colombo. I due fratelli, proprietari del negozio di tessuti “Alle province d’Italia”, furono traditi dal loro dipendente “di fiducia” che li consegnò ai tedeschi insieme a Mario e quindi vennero deportati ad Auschwitz nel dicembre 1943; quella di venerdì 15 gennaio alle 14.30 in corso Arimondi 11, dedicata a Renzo Fubini, che era ebreo e per questo fu arrestato nel febbraio 1944 e deportato ad Auschwitz, e la posa della pietra di sabato 16 gennaio alle 11.10 in via Martorelli 100, dedicata a Michele Tabor, operaio, partigiano nelle SAP torinesi, arrestato in seguito agli scioperi del marzo 1944 e deportato a Mauthausen.
In allegato il calendario completo delle pose di giovedì 14, venerdì 15 e sabato 16 gennaio.
È inoltre possibile visualizzare on line e geolocalizzare le pietre presenti sul territorio cittadino collegandosi alla pagina pietre.museodiffusotorino.it . In questa sezione, oltre agli indirizzi delle pose, sono indicate le biografie delle vittime a cui sono dedicate le pietre d’inciampo di Torino.
Come lo scorso anno, gli studenti di dieci istituti scolastici torinesi di ogni ordine e grado sono stati coinvolti attivamente in un percorso didattico realizzato dal Museo in collaborazione con l’Istoreto la cui conclusione è prevista nelle settimane a ridosso del Giorno della Memoria 2016.
Hanno aderito al progetto la scuola primaria Gabelli, le secondarie di primo grado Foscolo, Viotti, Bobbio, Antonelli, l’istituto comprensivo Gozzi Olivetti e le scuole secondarie di secondo grado Gobetti Marchesini Casale, Regina Margherita, Santorre di Santarosa e Albe Steiner. Gli studenti sono stati coinvolti nella ricostruzione della biografia delle vittime cui sono dedicate le pietre assegnate alle scuole e nella realizzazione di un piccolo evento di restituzione del lavoro svolto.
Dopo la posa del 2016 lo sportello attivato dagli enti promotori del progetto per raccogliere le richieste continuerà ad essere attivo. Maggiori informazioni sono disponibili a questo link o possono essere richieste all’indirizzo pietredinciampo@museodiffusotorino.it
Questo il calendario delle pose
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