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A giugno chiude Abit, lo storico marchio del latte: licenziati i 50 dipendenti

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sembra oramai  ineluttabile la chiusura a giugno per l’Abit, marchio storico marchio alimentare piemontese, l’azienda lattiero casearia che dal 2003 è di proprietà della TrevalliCooperlat di Jesi. Fino al 2013 Abit aveva 117 dipendenti, oggi  ne ha quasi 50 e in cassa integrazione a rotazione. L’azienda prevede di mantenere a Grugliasco un’attività di logistica con una decina di dipendenti

Spiega Denis Vayr della Flai Cgil: “L’azienda ci ha detto esplicitamente che non intende continuare la produzione. D’altra parte non fa investimenti e ha sbagliato anche a scegliere il business su cui puntare. La scelta di due anni fa è stata quella di chiudere il caseificio e mantenere la produzione del latte fresco, ma hanno perso quote di mercato e sono in caduta libera. Non hanno neanche mantenuto l’impegno di ricollocare i lavoratori e di fare investimenti come prevedeva l’accordo sindacale. La Centrale del Latte dimostra che le cose avrebbero potuto andare diversamente. La Trevalli Cooperlat è arrivata dalle Marche e ora il rischio è che ci lasci solo un capannone vuoto”.

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