Processo No Tav, imputati assolti da accuse di terrorismo. Confermate le condanne in primo grado

“Non fu terrorismo”. La corte d’Assise d’appello di Torino ha assolto dall’accusa di terrorismo i 4 attivisti No Tav Mattia Zanotti, Niccolò Blasi, Claudio Alberto e Chiara Zenobi imputati nel processo a Torino per l’assalto al cantiere del Tav durante la notte del 14 maggio 2013.

La Corte ha altresì confermato le condanne inflitte in primo grado: 3 anni e sei mesi per l’assalto al cantiere di Chiomonte. Resta la condanna in primo grado, dunque, ma cade l’accusa di terrorismo formulata dalla procura.

Afferma il procuratore generale Marcello Maddalena:”Dalla lettura delle lettere dal carcere emerge chiaramente il riconoscersi degli imputati nelle tappe più violente della lotta No Tav. Ed emergono anche le loro posizioni a proposito del sabotaggio. Non ci sono bombe democratiche, non siamo in presenza di un grave e ipotetico danno futuro. Il danno è presentissimo, il terrorismo va condannato perché uccide la democrazia”.

Di contro a Maddalena risponde l’avvocato difensore Claudio Novaro: “Nella prospettazione dell’accusa si gonfia il significato da dare all’episodio in questione, l’accettazione del rischio che qualcuno si potesse fare male. Però non si è fatto male nessuno, c’è stato il danno del compressore e lo si monta fino a farlo assurgere ad un fatto che può creare un grave danno al sistema Paese e persino convincere le istituzioni a recedere dalla decisione dell’opera”.

“Siamo ovviamente soddisfatti dell’esito del processo – afferma l’avvocato difensore Claudio Bovaro – . E ora ci auguriamo che la procura di Torino faccia autocritica sull’atteggiamento tenuto in questi anni sui No Tav”.

All’esterno della sala bunker delle Vallette erano presenti circa 200 sostenitori del movimento No Tav che hanno ascoltato la lettura della sentenza.

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